Eat In Time, la piattaforma di delivery made in Torino, si avvicina sempre più al fine dining. L’offerta della app ha visto entrare numerosi ristoranti storici e di fine dining, in grado di aumentare la qualità dell’offerta e arricchirla dal punto di vista della varietà.
Due esempi sono la Trattoria Du Cesari di Danilo Pelliccia e lo storico Albergo Ristorante San Giors. Il primo con la sua cucina romana, il secondo con la proposta di cucina piemontese creativa dello chef Paolo Ribotto rappresentano al meglio la fase evolutiva di Eat In Time. Presenza storica della app è anche il Ristorante Giovanni, insegna molto conosciuta dai torinesi, che ha progettato un menù di cucina italiana completamente dedicato al delivery.
A fianco della proposta tradizionale di delivery (pizza, sushi, hamburger), la scelta del management della piattaforma torinese è sempre più alzare il livello delle insegne presenti per sfruttare l’enorme potenziale del panorama enogastronomico piemontese.
Altri due esempi sono Casa Broglia, ristorante di cucina piemontese del Quadrilatero e L’Orto Già Salsamentario, uno dei punti di riferimento per la cucina vegana-vegetariana torinese, insieme al New Food di Antonio Chiodi Latini.
Non mancano anche le esperienze di fine dining delivery etnico, come per esempio il ristorante Zheng Yang. Il proprietario Piero Ling è il fondatore di Slow Food China. La sua è una cucina tipica cinese fuori dal comune.
Infine, anche due insegne della movida-cool di Torino hanno scelto Eat In Time come loro veicolo per il delivery: parliamo di Affini e di Languorini. Un cocktail-bar pluripremiato e un’enoteca con cucina che attraverso la consegna a casa continuano ad offrire alta qualità ai loro clienti.