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A che punto è Morsy? Diamo i numeri

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A che punto è Morsy?

Facciamo ordine. Morsy è una società torinese fondata da Carlo Alberto Danna nell’ambito dello Startup Studio Mamazen. Ne avevamo parlato per la prima volta nel 2017.

Una bella operazione “made in Torino” che ci fa piacere aggiornare al 2022 ed approfondire.

Per il nostro post useremo i dati rilasciati da Mamazen ed ovviamente il post NON è un consiglio di investimento.

Nel 2020 avevamo anche intervistato Danna, eravamo in pieno lockdown e i servizi di delivery vivevano un periodo di grande crescita.

Morsy è stata lanciata nel 2017. I suoi primi mesi sono molto incoraggianti. Il 2018 e il 2019 confermano il trend positivo dei primi mesi. Poi lo scoppio della pandemia rende la situazione complessa.

Lo scenario cambia con calo drastico delle richieste (Morsy lavorava con uffici aperti ed operativi), persone sono barricate in casa e smarrimento generale.

Grazie alla grande flessibilità del management, Morsy testò sul mercato delle possibili soluzioni e:

👉 Ha compreso che per i lavoratori in smartworking il pasto a domicilio sarebbe stato un enorme risparmio di tempo;

👉 Ha fatto leva sui propri fornitori come asset per portare la spesa a casa dei dipendenti;

👉 Ha capito che le consegne dei pasti a casa avrebbero funzionato anche post pandemia.

I numeri del 2021 hanno fatto capire che lo shock pandemico è stato affrontato alla grande. Morsy nel 2021 ha raggiunto un +25% del fatturato rispetto al 2020, e nei primi 6 mesi del 2022 ha segnato un +24% rispetto al primo semestre del 2021.

La società opera nel settore del Food Delivery ed è attualmente in scaling.

Ma a che punto è Morsy se parliamo di macro-numeri? 132.281 pasti serviti, 4.059 clienti fissi.

Nel periodo 2022-2024 Morsy si propone di sbarcare a Milano, superare 500 ordini/giorno e raddoppiare la Retention.

A che punto è Morsy: la Value Proposition

Morsy porta il pranzo ai lavoratori ovunque si trovino: in azienda, ma anche in smart working. Li libera dal problema delle lunghe attese e dal dover scegliere sempre i soliti bar. In cambio hanno un pasto sano ed equilibrato, che possono scegliere da un menù composto da 9 piatti.

Con Morsy risolviamo alle aziende il problema dei costi: non hanno un fisso mensile, non c’è un costo di attivazione né di consegna, il costo è deducibile con IVA detraibile al 100%, a differenza dei buoni pasto. E in più non ci sono limiti sugli ordini.

Fattore Location

La location non è più fondamentale: la cucina di Morsy è ubicata in zone periferiche (con minori costi di locazione e spazi più ampi) potendo servire contemporaneamente un’ampia porzione di città, comprese le zone centrali o ad alta affluenza.

L’acquisizione clienti è più rapida: stringendo un accordo con un azienda si riescono a raggiungere immediatamente tantissimi utenti. Si ha una migliore previsione della domanda e di conseguenza degli acquisti perchè si conoscono in anticipo le oscillazioni dovute da feste e chiusure aziendali.

Consegnando il pranzo direttamente in azienda (domanda aggregata) Morsy riesce ad efficientare il processo logistico riducendo il costo relativo allo stesso (a differenza di quanto avviene nel B2C)

Revenue Model

l modello di revenue di Morsy genera ricavi sulla base della vendita di pranzi con due modalità di vendita:

  • L’azienda si fa interamente carico del costo dei pasti base dei dipendenti: in questo caso al
    prezzo bisogna aggiungere l’IVA al 4%;
  • L’azienda condivide il costo dei pasti con i dipendenti: il totale verrà ripartito tra la parte di competenza dell’azienda con IVA al 4% e quella di competenza del dipendente con IVA al 10%.Tutte le spese eccedenti l’ammontare giornaliero destinato dall’azienda al pranzo dei dipendenti verranno detratte dal cedolino mensile.


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Dario Ujetto

Da adolescente senza computer a quasi quarantenne googleiano DOC. Ovvero: come passare dalla lettura del giornale cartaceo, alla scrittura di un blog in meno di un nano secondo. Ma mi occupo anche di marketing, cibo, libri e comunicazione.

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