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Villa della Pergola: il vero paradiso di Alassio

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Ad Alassio brilla un paradiso terrestre, una vera eccellenza difesa strenuamente dalle speculazioni: Villa della Pergola. Avevamo già parlato del loro ristorante dopo l’arrivo di Antonio Romano. Oggi ci concentriamo sui Giardini.

Con il loro affaccio impareggiabile sull’intero Golfo di Alassio e sull’isola Gallinara, i Giardini affondano le radici alla fine dell’Ottocento, strettamente legati alla storia della comunità inglese in Liguria.

Oggi Villa della Pergola e i suoi Giardini sono rinati da un “folle” gesto d’amore. Un gesto che ha permesso di salvare gli edifici e il Parco, e con essi una parte della collina di Alassio, da una speculazione edilizia che ha rischiato nel 2006 di cancellare per sempre un patrimonio storico, naturale e culturale inestimabile.

Un polmone verde abitato da migliaia di piante rare e fiori, custode di collezioni botaniche che danno vita a fioriture celebri nel mondo. Una storia quella di Villa della Pergola di resistenza e resilienza, in cui il genius loci ha sconfitto il cemento e la distruzione, una storia che senza impegno costante e amore incondizionato oggi sarebbe tornata a essere una pagina bianca.

Visitare i Giardini è più di una semplice passeggiata, è un’esperienza privilegiata e unica, un percorso attraverso un maestoso recupero e il successivo costante impegno, che
ha portato a vincere il premio il “Parco più Bello d’Italia”.

Nel recupero dei Giardini, con la preziosa collaborazione di uno dei più importanti architetti paesaggisti, Paolo Pejrone, si è rispettata la sua storia con la convinzione che un grande parco storico è prima di tutto un essere vivente, che muta e si trasforma con il passare degli anni.

Ogni pietra, ogni angolo racconta una riscoperta, un frammento di passato, tra cui incredibili eredità lasciate dal tempo, come i preziosi alberi di avocado piantati dai genitori di Italo Calvino.

Sono state create nuove collezioni che sono oggi celebri nel mondo botanico, come quella dei glicini, la più importante in Italia, e quella degli agapanti, la più grande in Europa per varietà e vastità, o come un sorprendente agrumeto che conta oltre quaranta diverse tipologie e che è parte di un perfetto ecosistema circolare rifornendo il Ristorante e la cucina di Villa della Pergola.

I Giardini hanno anche dato rifugio a piante salvate in altre parti d’Italia: i rari alberi secolari di mirto arrivano da un antico convento della Sicilia.

In questo affresco naturale si trova la flora mediterranea ed esotica sempreverde – tratto distintivo del parco – con pini marittimi, mirti, carrubi, ulivi, mandorli, cipressi, cedri del Libano, lecci, sapientemente messi a dimora vicino a jacarande, araucarie, tra rarità come la Wollemia nobilis (pianta presente in meno di cento esemplari al mondo), strelizie giganti, diksonie, cactacee provenienti da ogni latitudine e palme canariensis salvate dal punteruolo rosso.

In un percorso di profumi e colori si passeggia tra fioriture stagionali di tumbergie, spiree, ortensie quercifoglie, oleandri, pelargoni odorosi, bouganvillee, dature, bignonie, solanum e gelsomini, ginkgo biloba, canfore, con arbusti e piante che creano macchie colorate come buccinatorie, oleandri, solanum, bignonie, rose antiche e moderne, fiori di loto e ninfee che vivono nei laghetti e nelle fontane del parco e che attraggono visitatori da tutto il mondo.

Per celebrare la fioritura degli Agapanti, il Ristorante Nove di Villa della Pergola, che dai Giardini è circondato, presenta e svela, in occasione di uno dei periodi di massimo splendore scenografico e dell’arrivo della stagione estiva, il nuovo menù “Naturalia”, il primo interamente vegetariano dall’arrivo del nuovo Chef Antonio Romano.

“Dal mio arrivo abbiamo cambiato i piatti in maniera graduale, studiando e cercando di imparare il più possibile dall’”Orto Rampante” e dai Giardini, preziosi nel rifornire la cucina di frutta, vegetali ed erbe aromatiche. Osservando e attendendo le giuste maturazioni di frutta e verdura” dice lo Chef Antonio Romano.



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Elena Belliardi

Appassionata di nuove tecnologie, web e comunicazione. Web professional, content editor, translation team leader, ma anche cultrice del cibo e del bere buono e - ahimè - super golosa!

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