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Perchè i rider scioperano oggi: la storia

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Venerdì 26 marzo, oggi i rider delle piattaforme food delivery, da Glovo a Deliveroo, scioperano dalle consegne in 30 città Italiane. Alcune società hanno inviato comunicazioni interne ai ristoranti da loro serviti segnalando la possibilità di disagi.

Ma perchè i rider scioperano oggi? Una lunga partita a scacchi fra aziende e lavoratori vede nella mobilitazione di oggi l’ennesimo capitolo.

Fra sentenze di Tribunali e maldestre campagne di comunicazione, in Italia le piattaforme di delivery del cibo sono sempre più accerchiate ma paradossalmente finanziariamente sempre più forti.

Non sicuramente a livello di bilancio (nonostante il Covid-19), ma perchè identificate come “galline dalle uova d’oro” per le quotazioni in Borsa.

Cristiana Maccarone descriveva nel 2019 la situazione dei rider al servizio delle piattaforme. Cosa è cambiato? Ben poco, anzi la Pandemia ha arricchito la il parco offerta di lavoratori.

Come detto una lunga guerra di logoramento da una parte (le Società) e di crescente organizzazione e coordinamento dall’altra (i Sindacati che appoggiano i lavoratori).

Uno dei punti più duri di scontro, è stata la firma dei membri di Assodelivery del nuovo Ccnl rider, al centro a sua volta di una querelle tra piattaforme, sindacati e istituzioni. Associazione dalla quale Just Eat è uscita lo scorso gennaio.

La firma del Ccnl e i ricorsi contro la procura di Milano hanno ancora di più esacerbato gli animi.

Scontro difficilmente placabile, soprattutto per il modello di business delle piattaforme. Il cui valore vero è nella mole di dati posseduti e gestiti, non certo nel valore dato al cliente. Sia esso consumatore o ristoratore (altro target di clienti fortemente critico sulle piattaforme).

Perchè i rider scioperano? Le motivazioni

La rete RiderXidiritti parla in realtà di una giornata di mobilitazione su tutto il territorio nazionale.

Che nella maggioranza delle città si tradurrà in uno sciopero vero e proprio delle consegne. Sull’agitazione i rider, appoggiati anche dal sindacato confederale, puntano molto: non a caso il livello di coordinamento è aumentato.

Per ora una trentina di città piccole e grandi hanno aderito tra cui Milano, Roma, Bologna, Torino, Messina, Padova, Firenze, Napoli, Palermo, Rieti, Pescara, Reggio Emilia, Mantova, Brindisi, Trieste, Civitanova Marche, Genova, Carpi, Caserta.

Venerdì 26 marzo è anche la giornata entro cui dovrebbe arrivare la risposta ai ricorsi che le piattaforme hanno inviato alle direzioni territoriali degli ispettorati del Lavoro dopo che la procura di Milano ha ingiunto il pagamenti di sanzioni milionarie per il riconoscimento ai rider delle tutele dovute ai lavoratori dipendenti (l’articolo 2 del decreto 150 del 2015 dispone che i lavoratori autonomi etero-organizzati abbiano le stesse tutele dei dipendenti).



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Dario Ujetto

Da adolescente senza computer a quasi quarantenne googleiano DOC. Ovvero: come passare dalla lettura del giornale cartaceo, alla scrittura di un blog in meno di un nano secondo. Ma mi occupo anche di marketing, cibo, libri e comunicazione.

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