La Cité du Vin a Bordeaux affaccia sulla Garonna, ha un design avveniristico ispirato alle forme sinuose di un grande decanter.
La superficie complessiva di 13.350 mq distribuita su 10 piani per un’altezza di 55 metri.
L’obiettivo è valorizzare e trasmettere il vino come prezioso patrimonio attraverso una vera e propria avventura sensoriale nel tempo e nello spazio alla scoperta della sua più profonda diversità in un imperdibile viaggio attraverso le civiltà del mondo.
Aperta nel 2016 in pompa magna, offre visibilità e strutture anche per iniziative private.
E’ un vero e proprio luogo di scoperta ed educazione al vino (soprattutto francese, ovviamente).
L’auditorium da 250 sedute ospita aziende e scuole, la ristorazione è garantita da due strutture con diversi livelli di prezzo.
Il vino è spiegato al pubblico attraverso 20 spazi didattici e sensoriali.
La Cité du Vin potrebbe essere fonte di ispirazione per quel polo del vino vagheggiato a Torino e da collocarsi all’ex Borsa Valori.
A proposito, che fine ha fatto quel progetto?
L’enoturismo, lo abbiamo ribadito più volte, è una nicchia dell’industria turistica per cui il Piemonte ha ovviamente una vocazione naturale.