Tafazzi&Tartufi, così vuole iniziare questo post semiserio sul Piemonte del cibo. In breve la cronaca.
Il Salone del Gusto 2020, presentato il 22 luglio, è stato scosso alle fondamenta da due eventi: il Covid-19 e la crisi del Lingotto Fiere. L’edizione del 2020 è confermata, senza Terra Madre, con un programma dall’8 al 12 ottobre che si svolgerà con nuove modalità per rispettare il distanziamento sociale e arginare i possibili assembramenti.
Succede che l’altro grande evento strategico piemontese su turismo e cibo, la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, si terrà regolarmente ed è stata presentata ieri con data inaugurale il 10 ottobre.
Siamo in pieno mood Tafazzi&Tartufi, con due eventi strategici che accavallano i giorni di inaugurazione. Per chi non lo conoscesse, Tafazzi è il personaggio caricaturale portato al successo da Giacomo Poretti, del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Il personaggio è continuamente intento a infliggersi inutile dolore, picchiando con una bottiglia là dove non batte il sole.
Ora, io non sono nell’organizzazione dei due eventi, né giudico l’ottimo lavoro degli organizzatori. Ma perché accavallarli? Strategia per collaborazioni comuni? O semplicemente non si sono parlati? Oppure la dilatazione nel tempo dei due eventi alleggerisce il concetto di inaugurazione?
In attesa della presentazione ufficiale del Salone del Gusto 2020, tenete d’occhio il sito della Fiera del Tartufo. Nei prossimi giorni verrà svelato il programma completo della 90esima edizione.