Parigi all’assalto della gastronomia e del design internazionale.
Quando si parla di grandi ristoranti e chef, la capitale parigina da un po’ di anni è in seconda fila.
Ma il progetto visionario di
Cédric Naudon, immobiliarista di origini marocchine, vuole invertire la rotta.
Portare l’agricoltura, l’eccellenza e il design nel centro di Parigi?
“La Jeune Rue” è un’azione di riqualificazione urbana che coinvolge
trentasei location su tre vie, all’interno del
III Arrondissement (il
Marais, tanto per intenderci).
Un quartiere amante della bella vita e progressista, che verrà investito da gastronomie, bistrot, panetterie, gallerie d’arte e negozi di design. Tutto in mano a nomi di grandi professionisti europei.
La conferenza stampa di gennaio ha visto la presenza di 150 giornalisti, e Parigi è ai piedi di Naudon.
Il magazine progressista
L’Express parla espressamente di
“cambiamento di Parigi”, una scossa alla vita urbana e un ritorno ai vertici del
lifestyle.
Il
WSJ ricorda che
Naudon ha già esperienza nella ristorazione e che, come avviene in tutto il mondo, ha capito che la
food industry di alta qualità e soprattutto un business.
Ma veniamo ai nomi. L’Editore di
“luoghi da vivere e in cui mangiare” (così si definisce Naudon) ha messo insieme un “dream team” fra cui gli italiani
Andrea Banzi, Michele De Lucchi e Paola Navone. Il designer britannico
Tom Dixon è della partita.
Naudon, come tutti gli illuminati, ha capito che il food è ormai lifestyle e può mescolare virtuosamente con il grande design e l’architettura.
“La Jeune Rue” ha richiesto
30 milioni€ di investimenti, il 35% direttamente allocati da
Naudon, il resto coperto da un
pool di banche. L’apertura della maggior parte delle location è prevista per la primavera.
Chi farà un salto
qui, avrà a disposizione un portafoglio di eccellenze invidiabile.