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La Perla di Torino compie 30 anni di attività

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C’è un marchio di cioccolato – La Perla di Torino – che ha compiuto 30 anni di attività.

La cioccolateria sinonimo di tartufo al cioccolato (il loro prodotto icona declinato in varie ricette) è da sempre anche sinonimo di famiglia: Arzilli.

La Perla di Torino nasce nel 1992 per opera di Sergio Arzilli. Oggi è guidata da lui dalla figlia Valentina Arzilli, subentrata nel 2006.

Ancora attivo il negozio di partenza, locato nella popolare via Catania 9.

Insieme, hanno portato il tartufo di cioccolato prima in Italia e poi all’estero.

Proposte tradizionali e varianti creative sono sfornate a ritmo serrato, grazie anche ad un laboratorio artigiano moderno. Nel 2021 l’azienda ha registrato una crescita di fatturato del 25% rispetto al 2019.

Con più di 30 dipendenti e un fatturato che sfiora i 4 milioni€, oggi l’azienda sviluppa più di 50% del suo fatturato all’estero. La Perla di Torino produce rigorosamente senza glutine.

La gamma, oltre agli iconici tartufi in 20 varianti, conta dei milestones come i giandujotti, le creme spalmabili e le tavolette.

Poi linee senza lattosio e senza zuccheri aggiunti, per rispondere a richieste di mercato sempre più esigenti.

Per festeggiare l’importante anniversario, l’azienda ha deciso di omaggiare le proprie origini dando vita alla capsule collection di Nero e Bianco, due tartufi che esaltano il potere della semplicità: Nero è il tartufo dolce pralinato di cioccolato fondente, Bianco è il tartufo di cioccolato bianco con nocciole del Piemonte.

Entrata negozio di via Catania 9

La Perla di Torino compie 30 anni: laboratorio allargato

Dal 2017 La Perla di Torino ha deciso di spostare il laboratorio in un ambiente luminoso e arioso situato sulle sponde del fiume Dora, ottimizzato per lavorare in conformità alle più stringenti normative di qualità, quali il Global Standard for Food Safety BRC.

Questa certificazione garantisce il consumatore sulla sicurezza alimentare grazie a un controllo continuo dei flussi aziendali e alla tracciabilità sul prodotto finito.

Il trasferimento ha portato con sé una riorganizzazione degli spazi, grazie all’utilizzo di materiali a basso impatto ambientale e macchinari di ultima generazione.

Si è aggiunto un approccio attento alla sostenibilità con l’uso di energie 100% rinnovabili che ogni anno permettono di ridurre del 75% le emissioni di CO2.

Nel 2022 è stato rilevato uno spazio adiacente di 1.000 metri quadri, che sarà utilizzato come magazzino di stoccaggio e consentirà un miglior utilizzo degli spazi.

Si avrà anche una riorganizzazione dei flussi di processo e la completa digitalizzazione dei processi operativi entro il 2025.

Ma una sempre maggiore efficienza produttiva non soppianterà uno dei tratti distintivi della produzione di La Perla di Torino: infatti, ogni confezione continuerà ad essere realizzata a mano.



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