Sono stati celebrati dal
Gambero Rosso, a cui noi modestamente ci accodiamo.
Stiamo parlando di Taglio – la pizza per fetta, nuovo concept che re-inventa in chiave “slowfood” il vecchio e un pò unto concetto di “pizzettaro”.
Ne avevamo sentito parlare fin da subito, e visto apparire in
piazzetta IV Marzo (un angolo incantato di
Torino) un negozietto tutto legno e profumi.
Ma poi siamo andati a conoscere di persona il boss, ovvero Luigi “Gigio” Ferraris.
Ci accoglie nel suo locale con gentilezza e inizia a raccontare la sua idea con estrema autorevolezza, guadagnata con l’esperienza sul campo (ha lavorato in Grom e per Slow Food).
L’idea (originariamente lo spazio doveva essere aperto a Londra, ma siamo contenti che sia finito a Torino…) è semplice – offrire la tradizionale pizza al taglio ma con ingredienti di assoluta eccellenza artigiana -.
E da non dimenticare gli amici di
Agrisalumeria Luiset e molti altri (che “Gigio” vi elencherà con dovizia di particolari).
In parole povere un allegra banda di pazzi che credono nel progetto di Ferraris.
Taglio utilizza farine di
Mulino Marino (
Enkir, Senatore Cappelli, Farro) e un impasto pronto con base lievitata a 32 ore.
A pieno regime Taglio vorrebbe essere anche bottega di vendita e un punto di partenza per altri punti vendita.
“Non abbiamo fretta di crescere – afferma Gigio – vogliamo affermare uno standard e cercare di capire come rendere sostenibile il modello. Questa filosofia è sostenuta dai nostri fornitori”.I punti focali sono, comunque, la volontà di far conoscere il marchio insieme alla filiera corta dei fornitori/partner.
Ricordiamo che l’8 maggio Taglio verrà “ufficialmente” inaugurato con una festa di strada.
La brand identity, curata dalla CafèNoir di Torino, si arricchirà anche di un sito web e di un aggiornamento della comunicazione sul punto vendita.
E noi ci saremo per seguire l’evoluzione di questa azienda!