Riapre il Santommaso 10 e dal 5 giugno Torino avrà un nuovo indirizzo gastronomico, strettamente legato alla storia Lavazza.
I muri sono il luogo in cui Luigi Lavazza, circa 128 anni fa, nel 1895, aprì la sua drogheria, specializzata nella vendita delle miscele di caffè e in cui sperimentò la creazione di quelli che saranno i primi blend della storia.
Tutto ciò è avvenuto molti anni fa nel cuore di Torino, nella contrada Guardinfanti, a poco più di un chilometro di distanza da via Bologna 32, dove oggi sorge Nuvola Lavazza e dagli altri progetti di ristorazione di Lavazza.
I due indirizzi sono simbolici per Lavazza in quanto racchiudono la storia e il futuro dell’azienda, ma anche una strada segnata di successi, che parte da una piccola drogheria, nel centro storico della città, per arrivare alla realizzazione di un gruppo internazionale conosciuto in tutto il mondo nella produzione e distribuzione di caffè.
Lo storico locale riapre con un nuovo allestimento, tributo alla Città di Torino e al mondo Lavazza.
Lo Chef è Gabriele Eusebi, il maître Manuel De Castro con la sommelier Alice Terzolo.
Le sale al suo interno sono un tributo alla cultura architettonica torinese, con il richiamo alla cupola della Cappella del Guarini, alla Mole Antonelliana e infine alla cupola della Basilica di Superga di Juvarra.
Sono i tre luoghi simbolo della città e un’ulteriore sala, la Gallery Room, dedicata al Brand Lavazza, che cambierà di volta in volta, raccontando ogni anno il progetto più significativo dell’azienda.
Il menù del nuovo del Santommaso 10 (per ora aperto solo a cena) pone l’accento sulla tradizione gastronomica italiana, con una ricerca della contaminazione tra le regioni e si concluderà sempre con gli specialty coffee firmati 1895; al progetto è dedicato uno spazio esclusivo all’interno del ristorante con una macchina espresso Faema E71, ideata per il locale e firmata Gruppo Cimbali.