Riceviamo e pubblichiamo un riassunto sulla nuova stagione di Mercato Centrale Torino.
Cambiare per rimanere sé stessi: il Mercato Centrale Torino inaugura la nuova stagione, confermando la sua semplice ricetta fatta di artigianalità, legame con il territorio ed eventi e la arricchisce con un pizzico di sperimentazione ed etnicità, aprendosi alle cucine del mondo.
Grazie alla voglia di proporre artigiani sempre nuovi, che da sempre contraddistingue il format, il progetto nato nel 2019 dal recupero del Centro Palatino di Porta Palazzo (e sono iniziati i lavoro del nuovo Mercato Ittico) si rigenera e riparte con l’inserimento in squadra di alcuni nuovi artigiani del gusto – punta di diamante lo chef torinese Davide Scabin che per la prima volta apre un suo ristorante a Torino – e un palinsesto di eventi tutti da vivere.
La nuova stagione di Mercato Centrale Torino parte quindi con tre importanti debutti: il primo ristorante di Davide Scabin a Torino e l’apertura più consistente alle cucine del mondo, che trova la sua massima espressione nelle botteghe di Suarez e Yoshida.
Debutta anche il poke tutto italiano del format torinese MicaPoke.
Se il cuore del Mercato sono i suoi artigiani, è proprio dalle botteghe che prende forma la nuova stagione 2021.
E a Mercato Centrale Torino a personificare il nuovo che cambia pur restando fedele a se stesso, è il visionario Davide Scabin che inaugura una nuova avventura che porta nel nome l’essenza della sua cucina: Scabin QB (Quanto Basta).
Il termine, che solitamente si utilizza per definire la quantità di un ingrediente da aggiungere al necessario, a proprio piacimento, per lo chef torinese diventa lo strumento di misura per i suoi piatti.
Nella cucina di Scabin QB non esistono menu fisso né ricette predefinite, perché è lo chef stesso a decidere cosa preparare in base alle materie prime disponibili e all’ispirazione del momento.
Scabin QB inaugura il 15 giugno con il servizio serale (attivo tutti i giorni dal martedì al sabato) sulla suggestiva terrazza al secondo piano, con affaccio su una delle più belle piazze di Torino: si inizia alle 17,00 con l’aperitivo, che alle 20,00 lascia il posto alla cena.
La nuova stagione di Mercato Centrale Torino segna l’ingresso, il 23 giugno, di quattro nuove botteghe, fortemente legate all’anima cosmopolita della città, al tempo stesso etnica e tradizionale.
Il mercato si apre, infatti, per la prima volta anche alla cucina del mondo con lo scopo di includere culture diverse.
Arrivano dal Giappone ma prendono le materie prime da produttori locali per offrire un prodotto fresco e di alta qualità il ramen, i gyōza (ravioli giapponesi) e altre specialità della bottega “Il ramen e i gyōza”.
Akira Yoshida, ex giocatore di calcio dalla lunga carriera in Italia, ha voluto offrire al suo paese d’adozione un punto di vista inedito sulla cultura gastronomica nipponica e, dopo Mercato Centrale Roma, è pronto a conquistare anche il pubblico torinese.
Il ramen è uno street food molto semplice e informale, a base di tagliatelle di frumento servite in brodo caldo di carne e/o pesce e insaporito con soia o miso, in genere arricchito con varie guarnizioni come chashu (carne di maiale marinata), alghe nori, uova marinate in salsa di soia e altri ortaggi asiatici.
Disponibile anche con una versione più fresca, ideale per l’estate, il ramen di Akira si può definire casalingo, artigianale e tradizionale, perché propone pasta rigorosamente fatta in casa e una zuppa cotta per ben 10 ore, in modo da estrarre dalle ossa del maiale tutte quelle proprietà organolettiche che rendono il suo ramen eccellente.
Dal Giappone al Perù, l’altra novità dal mondo arriva con Cristopher Abarca Suarez e la sua bottega Le specialità peruviane.
Un vero e proprio viaggio di gusto, che tocca tutte le regioni di questo meraviglioso Paese: dalla costa, sul mare, alla selva, nella foresta Amazzonica, passando per la sierra, sulle Ande. La cucina peruviana ha alle spalle una storia millenaria, ricca di sapori e colori, sempre gustosa e variegata.
“Kay” è la parola che nella lingua Quechua, che fu anche la lingua ufficiale dell’impero Inca, definisce l’essenza ed è la parola da cui ha preso forma il progetto di due giovani di origini peruviane, che hanno voluto mettere in risalto la tradizione, rivisitandola in chiave moderna, riuscendo nell’impresa di avvicinarla al palato locale, ma senza mai perdere di identità.
Il prodotto più rappresentativo della bottega sono le empanadas, preparate con ingredienti sia locali che di importazione peruviana, tutti accuratamente selezionati per garantire la massima qualità.
La terza new entry tra le botteghe di Mercato Centrale Torino dà voce al territorio cuneese ed è dedicata a due alimenti dalla storia millenaria, così antica da non poter risalire con certezza a quando tutto abbia avuto inizio: lo yogurt e il formaggio.
Si chiama FaMù, un nome che ricorda il verso della mucca per dare l’idea della freschezza e della bontà del latte e nasce nel 2007 dallo spirito imprenditoriale del cuneese Paolo Lopatriello – laurea in Economia Aziendale a Torino e tanto amore per il suo territorio.
Il progetto di Paolo è stato segnato dall’incontro con la cooperativa sociale I tesori della terra, azienda biologica che ha dato vita alla prima eco-stalla in Italia.
Il marchio ha preso forma e, dalle vendite porta a porta, ha iniziato ad espandersi e oggi coinvolge anche Marco, fratello di Paolo.
Insieme hanno dato vita all’omonimo bistrò di Cuneo, che mette al centro la freschezza e l’autenticità dei prodotti caseari.
Con “Lo yogurt e i formaggi”, Famù inaugura a Mercato Centrale Torino la sua bottega di bontà realizzate da produttori selezionati: dallo yogurt naturale e alla frutta ai formaggi freschi, come la linea di robiole tutte a latte crudo, fino agli stagionati passando dalle paste filate con la mozzarella di bufala prodotta con latte di bufale cuneesi.
L’arrivo dell’estate coincide con l’arrivo di una novità anche sul fronte gelato: si tratta di Marco Carbone, sempre alla ricerca della ricetta perfetta per rendere i suoi prodotti inconfondibili.
Marco ha studiato presso le più importanti accademie italiane, da Ezio Marinato fino a Gualtieri Marchesi.
Già chef del ristorante Le Maddalene del Green Village
di Avigliana, ha deciso di concentrarsi sulla sua passione per il gelato, nata per ampliare la proposta gastronomica del ristorante.
La sua filosofia prevede l’utilizzo delle migliori materie prime e delle tecniche migliori per esaltarle, in modo da restituire al cliente un gelato sempre genuino e ricco di gusto.
Si rinnova la collaborazione con Vittorio Eugenio Savasta Fiore di Prince Experience, per dare vita a una serie di appuntamenti a cadenza mensile fino a dicembre. A inaugurare il palinsesto estivo è infatti Sagra Urbana con i suoi appuntamenti tra buon cibo e musica da vivere, in tutta sicurezza.
Mercoledì, dalle 19 a mezzanotte, il pubblico avrà l’occasione di scoprire le specialità degli artigiani sorseggiando un buon calice di vino rosè piemontese.
Il ciclo di eventi Sagra Urbana continuerà ogni mese con un tema sempre diverso, dallo spritz (16 luglio) ai funghi (24 settembre) per poi arrivare alle birre artigianali (15 ottobre), passando ai profumati tartufi (19 novembre) e infine concludere con la dolcezza del cioccolato (10 dicembre).