Diego Molino su La Stampa ci informa che la “riqualificazione” dei Murazzi di Torino ha nuovi volti e protagonisti.
Per la precisione la famiglia Brignone con la loro EDIT, insieme ad un gruppo di imprenditori ancora in fase di definizione (ma sarà della partita Fabrizio Bocca, fondatore di Fassoneria).
Un’impresa che ha visto negli anni molti tentativi, tutti abortiti o realizzati solo in parte. Sarà la volta buona?
Riqualificare un luogo che per una certa generazione di torinesi è ormai un mito o un luogo sacro non sarà facile, ma rappresenta un obiettivo imprenditoriale solido.
La rinascita di Torino passa anche, e soprattutto, dalla riqualificazione e rinascita del suo lungo fiume. Luogo simbolo ma ormai abbandonato ai libri di storia.
Attraverso un accordo fra privati, le arcate sul lato destro dei Murazzi che fanno parte dei Magazzini Devalle vedranno un nuovo format ideato dalla famiglia Brignone.
Uno dei partner sarà Edit, che circa tre anni fa fece rinascere l’area ex Incet nel quartiere di Barriera di Milano. Un format che ha subito evoluzioni e cambiamenti di rotta, ma che è sopravvissuto ad anni impossibili.
“Nella primavera del 2022 vogliamo essere pronti per inaugurare, i lavori dentro i locali dovrebbero cominciare a gennaio, siamo in attesa di alcune autorizzazioni comunali – conferma il Ceo di Edit, Giovanni Rastrelli – l’ambito è quello della somministrazione: sarà un luogo che vivrà soprattutto in orario serale”.
Una componente importante sarà proprio quella della produzione artigianale di birre da parte di Edit, affiancata da altre realtà imprenditoriali locali.
Fra gli imprenditori c’è Fabrizio Bocca, fondatore della catena Fassoneria. Altri partner saranno annunciati nelle prossime settimane.
A inizio anno gli interventi saranno dedicati al rifacimento degli impianti, che dovranno essere rialzati per ovviare al problema delle piene stagionali del Po.
La definizione degli ambienti interni sarà curata dallo studio di architettura e design Matilde, già attiva in EDIT e Villa Crespi.
La nuova realtà occuperà quasi la metà delle arcate nei Magazzini Devalle (cinque sulle undici complessive), su una superficie di quattrocento metri quadrati.
Nel frattempo, la proprietà dei muri dovrebbe far partire il restauro conservativo dei portoni originali.
buongiorno,
la prima domanda spontanea che mi viene in mente è quando è stato fatto un bando per dare la possibilità a tutti di parteciparvi?
La seconda è se torino abbia continuamente bisogno di format tutti uguali dopo l’assalto di franchising e ristorazione di massa?
Trovo ingiusto che venga avvantaggiato sempre chi può ottenere prestiti veloci dalle banche, non credo Edit sia un marchio innovativo, craft beer, burger e pizza congelata sono ovunque e riperterlo insieme a Fassoneria, un altro brand da franchsing lo trovo non di buon gusto. Non era quello che aveva bisogno la città , solo altra competizione in un segmento già abusato. Comunque era una riflessione come le cose funzionino solo da una parte e imprenditori a scopo di lucro diventino dei guru in un certo settore.
Nessun bando, le Arcate prese dal progetto sono proprietà privata.
Edit e Fassoneria sono due progetti made in Torino, quindi ben vengano ad investire sui Murazzi.