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Michelin 2024 in Piemonte: Torino a secco ma trionfa Mammoliti

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La Michelin 2024 in Piemonte non vede arrivare nessuna nuova stella a Torino e vede la doppia promozione di Michelangelo Mammoliti di La Rei Natura (rispettato il pronostico).

I nuovi ristoranti stellati che entrano nella Guida Michelin 2024 – cartacea e online – sono stati svelati in diretta nel corso della cerimonia di premiazione al Teatro Grande di Brescia. Come da consuetudine, sul palco sono saliti i ristoranti che ricevono la prima stella, i “monostellati”, che sono il gruppo più numeroso.

A seguire le due stelle e il nuovo tre stelle (il nuovo locale di Norbert Niederkofler)

Una successione intervallata anche dai premi e dalle nuove Stelle Verdi assegnate ai ristoranti meritevoli per sostenibilità ambientale.

Ma la Michelin 2024 in Piemonte è stata arida, quasi come l’estata passata. Festeggia solo Mammoliti e Torino rimane a secco.

I numeri dell’edizione 2024 parlano di 26 monostellati nuovi, nessuno appunto in Piemonte (due nuovi stellati in Liguria, uno in Valle d’Aosta). Delusione per Alessandro Mecca ma anche per Stefano Sforza di Opera a Torino. Riconfermati ovviamente fra i tre Stelle Villa Crespi e Piazza Duomo.

Il Fre (Monforte d’Alba) e Antica Corona Reale (Cervere) vincono il nuovo premio speciale “Passi in Dessert 2024”. Luca Zecchin di Coltivare prende la Stella Verde (ma siamo sicuri che puntasse anche a quella rossa).

Il nuovo pallottoliere indica dunque un totale di 395 ristoranti stellati italiani. Con Lombardia, Campania e Toscana in grande forma.

Quali criteri per la scelta?

Le regole di assegnazione sono segrete, ma conosciamo i 5 criteri che guidano le valutazioni degli ispettori:

  1. Qualità del prodotto
  2. Tecnica
  3. Armonia dei sapori
  4. Personalità dello chef
  5. Regolarità

È dunque stato sostituito un criterio come ricordato nell‘intervista di Scatti di Gusto al Direttore della Guida Michelin, Sergio Lovrinovich. Fuori il rapporto qualità-prezzo, dentro armonia dei sapori.



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Dario Ujetto

Un professionista così efficiente che riesce a completare una settimana di lavoro in soli cinque giorni. Noto per la sua straordinaria capacità di trasformare le riunioni noiose in occasioni di team building involontario. Juventus e Vitello Tonnato le uniche cose che contano.

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