Più tardi nel 2003 abbiamo deciso di venire a Torino e aprire uno studio di design. Fin da subito siamo andati alla ricerca di un buon hamburger per pranzo o per cena.
Abbiamo deciso di iniziare una nuova avventura, che poi si è trasformata in una priorità e nel nostro progetto più importante. Il vantaggio di essere a Torino e in Piemonte è una lunga tradizione gastronomica e un più elevato standard di qualità in tutti i settori alimentari.
Cosa vi differenzia rispetto ad altre aziende di eccellenza come M**Bun e l’hamburgheria di Eataly?
La Burgheria ha una storia semplice e d’ispirazione. Fin dall’inizio del progetto abbiamo deciso di dedicarci completamente a capire e conoscere la cultura del cibo americano. Pertanto abbiamo sempre cercato di portare l’esperienza di che cosa sia un vero e originale hamburger, preparato con tutti i crismi americani. Per portare questa esperienza, dobbiamo produrre noi stessi quasi tutti gli ingredienti. Abbiamo iniziato con la produzione del nostro pane, quindi ha richiesto tempo trovare il fornitore giusto di carne e trovare anche la qualità giusta delle patate per la frittura belga. Potrebbe suonare tutto facile e semplice, ma ci sono voluti molti mesi per ottenere il gusto e la qualità che volevamo. La vera differenza tra La Burgheria e gli altri concorrenti è che noi produciamo quasi tutto internamente. Non lo pubblicizziamo troppo ma sforniamo il pane tutte le mattine, maciniamo la carne fino a creare le palline da schiacciare poi sulla griglia, puliamo e tagliamo le papate e prepariamo le nostre salse. Una delle poche cose che compriamo sono le bevande anche se stiamo lavorando ad un progetto per la realizzazione della nostra birra.