Il perché del progetto e le finalità.
L’esperienza e la formazione nel settore dell’enogastronomia mi hanno portato a sviluppare una visione, responsabile e sostenibile, del fondamentale – e spesso sottovalutato – lavoro dei singoli produttori, importanti garanti della tutela e della trasmissione di antichi saperi e di territori di immenso valore colturale e culturale. Ho così ideato un progetto basato sul dialogo e sullo scambio tra produttori, consumatori e rivenditori, in cui goodmakers.it diventa il giusto mediatore e catalizzatore fondamentale di un sistema di scambi commerciali – e relazioni dirette. La finalità è quella di garantire il miglior prezzo per tutti, sia per chi compra sia per chi vende, anche con l’obiettivo di sostenere un comparto di eccellenza spesso in condizioni di sofferenza.
Come funziona goodmakers.it?
Innanzitutto accoglie solo “produttori scelti” con un focus iniziale sul vino. Offre poi un’alta rotazione di produttori e prodotti diversificati in due sezioni distinte: una “aperta ed evoluta”, rivolta agli acquirenti privati; l’altra “riservata con accesso limitato” e su invito, per i rivenditori.
Ciascuna sezione adotta un meccanismo di vendita speciale che permette di ottenere il miglior prezzo possibile per ciascun prodotto.
Le partite in vendita sono differenti per le due sezioni e presentano un numero limitato di articoli. La sezione aperta al pubblico presenta da 5 a 15 diverse referenze ogni mese, consente l’acquisto di un massimo di 24 articoli per ogni utente e prevede una durata limite di 20 giorni. La sezione dedicata ai rivenditori, “riservata ad accesso limitato” e su invito, prevede uno speciale meccanismo di acquisto che premia l’intuito e la velocità di azione. Chi segue assiduamente Affari riservati – questo il nome della sezione – può aggiudicarsi i prodotti a un prezzo più conveniente rispetto a chi risponde con meno prontezza alle chiamate di invito fatte dal portale attraverso un canale di comunicazione diretto, in occasione della messa in vendita dei prodotti.
Quali sono i criteri di selezione delle aziende?
Il criterio di selezione si è basato su un concetto per me fondamentale: è giusto “ergersi a giudici” del lavoro degli altri? La risposta è stata negativa. Pertanto abbiamo pensato fosse doveroso da parte nostra porre un’altra domanda, questa volta rivolta alle aziende vinicole attraverso la campagna “Ti senti un buon produttore?” che è tutt’oggi in corso. Quindi abbiamo informato e continuiamo a farlo oltre 900 aziende vinicole attraverso il mini-sito http://www.tisentiunbuonproduttore.it/perche-proprio-tu/.
Nello specifico abbiamo posto loro la seguente domanda: Perché proprio tu? Perché al centro del nostro interesse ci sono i “buoni produttori”, e solo quelli, visto che a questa regola non facciamo eccezioni. E perché quello che vogliamo vendere, condividere e comunicare deve essere sempre buono, benfatto e positivo.
Nella prima vendita beta on-line (dal 3 al 10 di dicembre) sono coinvolte 10 aziende e 10 vini.
Di queste ben 4 le aziende piemontesi che propongo i loro vini in vendita sul network d’acquisto: Simone Scaletta (Monforte d’Alba), Crealto (Cardona) , Segni di Langa (Diano d’Alba), Gianni Brignolio (Moncalvo).