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Scoprire la Carinzia al Salone del Gusto

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Scoprire la Carinzia al Salone del Gusto di Torino ci ha colpiti.

Questa terra è sempre stata associata a laghi puliti e paesaggio incontaminato, ma ora è anche riscoperta del buon cibo.

Proprio con un’iniziativa targata Slow Food, la Carinzia ha imboccato una nuova via verso la sostenibilità e la valorizzazione delle eccellenze del gusto e della gastronomia, utilizzando prodotti di stagione di provenienza locale.

Il progetto, iniziato tre anni fa con la prima destinazione Slow Food Travel del mondo (nelle valli Gailtal e Lesachtal), ora si sta estendendo in tutto il territorio carinziano.

Programmi speciali di esperienze e viaggi Slow Food consentono di avvicinarsi direttamente a questo mondo: dalla preparazione del pane alla produzione del formaggio.

Ma anche imparare l’arte di chiudere i famosi tortelloni carinziani al formaggio (Kärntner Käsnudel), assaggiare il gelato della fattoria, assistere l’apicoltore durante la raccolta del miele.

La Carinzia al Salone del Gusto: essere destinazione Slow Food Travel

Slow Food Carinzia è un consorzio di partner che si dedicano a una cultura del cibo sana e consapevole.

Molti i progetti in fase di sviluppo: nei cosiddetti Slow Food Villages rinasce la vita tradizionale dei borghi.

Produttori alimentari tra cui panettieri, macellai, agricoltori ma anche semplici trattorie dove i prodotti vengono utilizzati e valorizzati, collaborano tra di loro per trasmettere con sostenibilità la filosofia di Slow Food.

Nelle scuole e negli asili d’infanzia si trasmettono antiche conoscenze legate ai prodotti alimentari tipici del territorio.

Slow Food Travel è ovviamente legata anche alle esperienze turistiche che si possono vivere in questi luoghi, come la ciclabile della Drava e la ciclovia Alpe Adria che attraversa la frontiera con l’Italia e scende fino al mare.

I vari centri termali e gli Slow Trails, brevi percorsi non più lunghi di 10 chilometri, offrono un programma di rallentamento dei ritmi per l’anima e il corpo.

Sicuramente uno spunto di riflessione anche per lo sviluppo turistico della Regione Piemonte.



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Elena Belliardi

Appassionata di nuove tecnologie, web e comunicazione. Web professional, content editor, translation team leader, ma anche cultrice del cibo e del bere buono e - ahimè - super golosa!

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