Le etichette latte sono destinate a cambiare. Da ieri (19 aprile) è entrato il vigore il Decreto del Mipaaf firmato il 9 dicembre 2016 (“Latte: origine obbligatoria in etichetta per latte e formaggi in Italia, firmato decreto”). Spieghiamo velocemente il Decreto. Questo nuovo sistema, sarà possibile indicare con chiarezza al consumatore la provenienza delle materie prime di molti prodotti come latte UHT, burro, yogurt, mozzarella, formaggi e latticini. Il provvedimento si applica al latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale.
Il Decreto prevede che il latte o i suoi derivati dovranno avere obbligatoriamente indicata l’origine della materia prima in etichetta in maniera chiara, visibile e facilmente leggibile.
Le diciture utilizzate nelle etichette latte saranno le seguenti:
a) “Paese di mungitura: nome del Paese nel quale è stato munto il latte”;
b) “Paese di condizionamento o trasformazione: nome del Paese in cui il prodotto è stato condizionato o trasformato il latte”.
Qualora il latte o il latte utilizzato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari, sia stato munto, confezionato e trasformato, nello stesso Paese, l’indicazione di origine può essere assolta con l’utilizzo di una sola dicitura: ad esempio “ORIGINE DEL LATTE: ITALIA”.
Se le fasi di confezionamento e trasformazione avvengono nel territorio di più Paesi, diversi dall’Italia, possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture:
– latte di Paesi UE: se la mungitura avviene in uno o più Paesi europei;
– latte condizionato o trasformato in Paesi UE: se queste fasi avvengono in uno o più Paesi europei.
Se le operazioni avvengono al di fuori dell’Unione europea, verrà usata la dicitura “Paesi non UE”.
Sono esclusi solo i prodotti Dop e Igp che hanno già disciplinari relativi anche all’origine e il latte fresco già tracciato. (fonte: ufficio stampa Mipaaf).
In Piemonte gli allevamenti di vacche da latte sono circa 2.800, per una produzione intorno ai dieci milioni di ettolitri/anno (un miliardo di litri di latte). In pratica 27.400 quintali al giorno: dati che fanno del Piemonte una delle regioni leader nel comparto, con un valore della produzione alla stalla, ogni giorno, di circa 960.000€ (350 milioni€/anno).