Enrico Scavino, grande produttore di Castiglione Falletto, avrebbe compiuto 83 anni ad aprile. E’ improvvisamente mancato a seguito di complicazioni dovute ad un intervento chirurgico.
Era uno dei Barolo Boys, la generazione di contadini di Langa che ha cambiato il modo di interpretare e comunicare il più famoso vino rosso piemontese.
L’azienda Paolo Scavino ha una storia ben più lunga, essendo nata nel 1921 dal capostipite Lorenzo. Ed Enrico entrò ben presto a far parte di questa storia, cominciando a lavorare in campagna a soli 10 anni.
“Aveva 72 vendemmie sulle spalle, tutte vissute con la stessa passione” dicono le figlie Enrica ed Elisa, che oggi guidano un’azienda sempre ai vertici della critica enologica internazionale.
L’azienda è una cantina che serve a trasformare e mettere a dimora le uve provenienti da oltre 20 ettari di vigneto posizionati nei terreni più vocati per la produzione di Nebbiolo da Barolo; sui bricchi di Castiglione Falletto ai Cannubi di Barolo, passando per La Morra e Roddi d’Alba.
Il “Bric del Fiasc” fu l’operazione che lanciò l’azienda nel mondo: nel 1978, il giovane Enrico Scavino convinse il padre Paolo a vinificare per la prima volta le uve di un singolo vitigno, e nacque così il primo cru dell’azienda. Un successo che fu straordinario.
Fra le perle dell’azienda anche il bianco “Sorriso”, da un uvaggio Chardonnay, Sauvignon e Viogner.
Az. Paolo Scavino – via Alba / Barolo 59 – Castiglione Falletto (CN).