Berberè nel 2018 pianifica l’apertura di tre nuovi locali, pensando di raddoppiare proprio su Torino.
L’impresa dei fratelli Aloe, chiuso il 2017 con 5 milioni€ di ricavi ed EBITDA superiore al 10% del fatturato, spinge verso l’espansione forte di un prodotto dall’alto margine e dalla presenza nell’azionariato (al 49%) di Alce Nero.
Una storia di successo, fatta già di 9 locali attivi e dell’espansione anche all’estero (Londra).
Il raddoppio su Torino (verso il centro storico) è la dimostrazione del successo locale anche grazie ad un concept che prevede la collaborazione con il Centro Commensale Binaria del Gruppo Abele.
Il mercato risponde bene al prodotto degli Aloe, e il raddoppio dimostra che possono convivere e prosperare grandi progetti culturali sulla lievitazione. Gli arrivi di Massimiliano Prete, di Renato Bosco su EDIT, il successo di Bricks, i continui riposizionamenti verso l’alto di locali storici stanno a dimostrare che Torino è una piazza ormai interessante nel mondo dei lievitati.
Berberè nel 2018 vede rosa. Salvatore Aloe dichiara a Pambianco Wine&Food: “i risultati stanno crescendo di settimana in settimana. La partenza nella capitale britannica era stata più lenta se confrontata con Milano, probabilmente perché si trattava di un prodotto estremamente diverso da quello a cui i londinesi erano stati abituati, ma ora la clientela si sta fidalizzando e in uno dei due locali siamo già a break-even”.
Ancora Salvatore Aloe: “stiamo pensando di raddoppiare la presenza a Torino, città che sta rispondendo bene al nostro prodotto e certamente in grado, per importanza, di sostenere un altro punto vendita, magari in centro storico. E poi o una terza pizzeria a Milano o la seconda a Roma“.