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Apicoltura Torinese: un miele che racconta il Piemonte

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Nel 2012 tre ragazzi torinesi iniziarono a pensare un’attività per promuovere il Piemonte e tutelare l’ambiente. Nacque il progetto Apicoltura Torinese, con l’obiettivo di produrre miele.

L’allevamento delle api è da allora nomade, ogni vasetto è tracciato per essere riconoscibile dal consumatore.

La scelta di apicoltura è completamente biologica, rifiutando il metodo della nutrizione stimolante e di altre pratiche che potrebbero ledere la salute delle api nel lungo periodo.

Il miele biologico prodotto ha quindi andatura stagionale. Scrive Apicoltura Torinese sul proprio sito: “I nostri apiari, nelle zone collinari e pedemontane del torinese, consentono alle api di godere delle ricche fioriture primaverili, prima del nomadismo estivo, alla ricerca dei pregiati nettari alpini.

Con l’arrivo dell’autunno, riportiamo le famiglie vicino alla città che, con i suoi parchi ancora in fiore, è prodiga nel fornir loro ristoro, in vista dell’inverno”.

L’innovazione passa anche attraverso packaging flessibili, personalizzabili e in formato regalo.

Davide Di Vincenzo e Gabriele Cristini (rispettivamente un fumettista e un designer) hanno prestato la loro opera per migliorare esteticamente contenitori e vasetti.

La diffusione del prodotto passa attraverso una selezione attenta dei punti vendita. Uno di questi è la Latteria Bera ma anche Farina nel Sacco. Negozi che possono valorizzare il prodotto, non limitandosi a piazzarlo su uno scaffale. Una selezione di mieli è presente anche nella storica Gelateria Pepino di piazza Carignano.

Giacomo, Marco e Francesco (i tre ragazzi dietro il progetto Apicoltura Torinese) hanno l’aria di tre startupper della Silicon Valley. Ma ad algoritmi e IPO hanno sostituito cibo e api; un bel segnale per un territorio che vede una ripresa lenta ma anche innalzare il proprio tasso di sopravvivenza aziendale.

Il sito di Apicoltura Torinese contiene altre informazioni utili. Per ordini e visite ecco la pagina contatti.



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Dario Ujetto

Da adolescente senza computer a quasi quarantenne googleiano DOC. Ovvero: come passare dalla lettura del giornale cartaceo, alla scrittura di un blog in meno di un nano secondo. Ma mi occupo anche di marketing, cibo, libri e comunicazione.

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