A Verduno sul caso politico “Casa Ciabotto” c’è ora la presa di posizione dell’Amministrazione Giovannini. Attraverso una dichiarazione pubblica sui canali di comunicazione del Comune piemontese.
“Nella procedura pubblica per la concessione-gestione relativa all’immobile comunale di piazza Canonico Don Borgna, regolarmente pubblicata ai sensi di legge, il bene e’ stato aggiudicato al canone annuo di € 18.200 di cui all’offerta unica depositata in tempo utile.
Si precisa che non e’ pervenuta alcuna offerta da parte di Casa Ciabotto che e’ quindi tenuta a riconsegnare i locali di proprieta’ comunale nei termini indicati nel bando.
Ricordiamo che, rispetto alla precedente concessione, il nuovo bando da’ anche la possibilità di vendere beni alimentari primari di qualita’: un servizio che viene offerto gia’ in diversi paesi di Langa e non solo e che e’ assolutamente compatibile con la vocazione del luogo.
Il vecchio bando era scaduto a giugno del 2018 sotto la precedente Amministrazione rimasta in carica sino al maggio 2019.
Ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e’ stato quindi fatto un nuovo bando, trascorso il periodo della Pandemia Covid 19 (il cui stato emergenziale e’ cessato il 31.3.22), come comunicato agli attuali occupanti“.
L’Eco D’Verdun, profilo vicino alla Sindaca Giovannini, mette in fila i fatti.
Ora che vi e’ stata l’aggiudicazione – ad altri – e per un canone di ben € 18.200 (era richiesto di base € 15.600) possiamo dire quanto la situazione fosse semplice e quanto sia stata strumentalizzata in modo anche pesante;
L’ avvenuta aggiudicazione della concessione al canone annuo di € 18.200 dimostra infine che il bando era assolutamente sostenibile. Cantina comunale, punto di informazione turistica, bar, piccola dispensa e ristorazione offriranno un servizio completo a cittadini e turisti.
Intanto il 21 giugno alcuni abitanti di Verduno hanno organizzato una manifestazione in favore di Casa Ciabotto.
In estrema sintesi, abbiamo raccolto le due posizioni. I gestori che lamentavano un aggravio dei costi dovuto all’apertura di servizi aggiuntivi e l’Amministrazione che ovviamente era tenuta ad un Bando e ha ritenuto necessario arricchire l’offerta della Cantina Comunale.
Non vivendo la realtà di Verduno, non possiamo capire a fondo le ragioni dei proprietari di Casa Ciabotto e nemmeno le motivazioni della contrarietà di un Bando pubblico regolare.
Vedremo nei prossimi mesi se i nuovi gestori sapranno dare un servizio pari o migliore di Casa Ciabotto. Ce lo auguriamo come turisti.