Yary Sità è senza dubbio una chef carismatica e fantasiosa. La sua cucina è unica e inimitabile, ed è oggi rappresentata dal locale Taperia Y Cocina di via Santa Giulia 32. Si tratta di una cucina di contaminazione, dove la personalità dei piatti è decisamente il centro di tutto.
Si tratta di una cucina che lavora sul contrasto, come tra acidità e dolcezza, sapidità e amaricante, morbido e croccante. Una vera cucina di sperimentazione, dove gli accostamenti insoliti non spaventano, anzi. C’è voglia di provare cose nuove e andare oltre l’ordinario.
Un luogo semplice, dinamico, senza pretese, dove tutta la sostanza è nel piatto e nella materia prima.
Il cuore pulsante del locale è il percorso professionale e creativo dello chef, che dai piatti si riversa immediatamente sul palato di chi gusta. Si chiama Taperia Y Cocina perché il concetto di base è portare la cucina sotto forma di tapas, ovvero piccoli ma tanti antipasti, così da provare sapori sempre diversi e far vivere al cliente un’esperienza di gusto e di viaggio.
Nella cucina di Yari Sità si trova tutta la sua esperienza di chef errante, che ha deciso di aprire un locale incentrato sul suo concetto di cucina. Ogni assaggio cerca di lasciare il cliente a bocca aperta. Mangiando in Taperia, come ama chiamarla lo chef, mi viene alla mente subito quel movimento che in Francia, ormai quasi dieci anni fa, ha preso il nome di “bistronomie”.
Parliamo di chef stufi di cucinare nelle grandi cucine stellate e che hanno abbandonato tovaglie, eleganza e tecnica per andare in posti piccoli, abbandonati, dalla grande potenzialità. Yari Sità appartiene a questa filosofia: ha viaggiato, gira nei mercati, assaggia per portare tutti i gusti in un solo piatto. Ama stupire e non trova pace, detesta replicare.
Uno dei suoi cavalli di battaglia è lo scialatiello wok, un piatto geniale, che unisce le suo origini del Sud Italia con l’amore per la cucina asiatica. Anche il dessert, poi, lascia a bocca aperta: un broccolo servito come dolce, delizioso.
La forza dello chef sta proprio qui, nella sua esuberanza e nella voglia di continua di guardare oltre.