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Ristorante Giudice: una nuova apertura dal 1944

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Ristorante Giudice è una “nuova” apertura in Torino. Ovviamente scherziamo, poichè è sul mercato dal 1944, passando da locanda a ristorante vippissimo anni ’80. Fino all’evoluzione come location da banchetti ed eventi fino a ieri.

Ma parlare di nuova apertura non è una provocazione inutile. Infatti, l’obiettivo di Carmelo Damiano e soci (tutti professionisti esperti) è riportare l’insegna nella ristretta cerchia dei ristoranti di assoluta qualità del torinese.

Come loro ospiti, abbiamo provato per la prima volta la loro cucina. I muri di questo locale hanno fatto la storia della ristorazione, fra i tanti da qui è passato uno dei più preparati imprenditori della ristorazione cittadina, quel Giovanni Grasso che ha portato La Credenza ad essere uno dei più rispettati locali gourmet piemontesi.

La professionalità in sala di Diego Bava (uno dei tre soci) è subito un biglietto da visita. Gesti pacati ed eleganti da vecchia scuola (nonostante la giovane età) e decisioni sulla carta dei vini già assennate. Ne risulta un’offerta completa, in grado di soddisfare palati esperti ma anche una fascia di clientela meno preparata.

Materia prima e professionalità sono i due pilastri del “nuovo” Ristorante Giudice. Operazione coraggiosa ma a nostro parere non rimandabile per riportare questa location nel pensiero dei torinesi.

Del resto la posizione non aiuta l’attrazione di flussi turistici spontanei, quindi l’ingrandimento di una base di clientela autoctona è indispensabile per poi sfruttare il passaparola.

Cucina e sala promosse, e anche dal punto estetico il locale vuole investire in migliorie.

Ristorante Giudice: tre livelli di degustazione

Le formule di menù a degustazione sono tre, a partire da 38€, a 50€ (per minimo due persone) e a 60€.

Non manca la sperimentazione e l’utilizzo ragionato di ingredienti esotici inseriti nella tradizione locale. Il dialogo fra i soci Carmelo Damiano (il lato innovativo) e Marco Granato (il lato tradizionale) porta comunque ad una carta equilibrata, giusto mix fra voglia di essere stupiti e di mangiare bene.

Ma il Ristorante Giudice non rinnega anche l’ambizione di essere accademia, e in cucina opera anche il giovane Gabriele Grilli, autore del piatto nella foto sotto (carpaccio di ricciola al Gin con caviale di corteccia e tartare di pomodoro confit).

Infine non manca l’orto, come ormai ogni ristorante che si rispetti!

Ristorante Giudice, strada Val Salice 78 (Torino),  aperto tutte le sere (da giovedì a domenica anche a pranzo dalle 12,30 alle 14,30).  Tel. 011.660.20.20 (qui sito).



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Dario Ujetto

Da adolescente senza computer a quasi quarantenne googleiano DOC. Ovvero: come passare dalla lettura del giornale cartaceo, alla scrittura di un blog in meno di un nano secondo. Ma mi occupo anche di marketing, cibo, libri e comunicazione.

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