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Poormanger acquisita da Cirfood Retail

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La notizia era da tempo nell’aria, oggi è arrivata la conferma. Poormanger acquisita da Cirfood Retail passa di mano, ed inizia un percorso di sviluppo che partirà dall’apertura del primo ristorante milanese.

L’iconica Poormanger entra dunque in una nuova fase, dove due dei tre fondatori originali affiancheranno la società in un percorso di sviluppo. Leopoldo Resta, amministratore delegato di Cirfood Retail, ha confermato le nuove linee di sviluppo del brand torinese:

  • Presenza in aree urbane;
  • Mantenimento delle catene attuali di fornitura;
  • Conferma delle “people” Poormanger e dell’identità originale (quindi no aperture in Centri Commerciali);
  • Sviluppo controllato.

Poormanger acquisita da Cirfood Retail protegge sicuramente il marchio da tentativi di imitazione sempre più stringenti, e assicura i bilanci dalle ripercussioni della crisi pandemica.

In cambio, viene ceduta l’autonomia dopo dieci anni di attività. Poormanger nasce nasce nell’ottobre del 2011 a Torino, con l’intento di proporre qualcosa di unico e innovativo nel panorama della ristorazione locale e nazionale.

La formula è semplice: portare in Italia le patate ripiene. Le jacked potatoes hanno influenzato la memoria gastronomica di buona parte di coloro che sono rientrati da un Paese anglosassone.

“Prendiamo le patate migliori, quelle con la polpa più farinosa, le tagliamo in due, le mantechiamo con olio EVO e sale e diamo spazio alla fantasia. All’interno, proponiamo ogni tipo di farcitura: dai salumi più gustosi ai formaggi più freschi, dalle verdure di stagione alle nostre ricette regionali.” racconta Valerio Ciardiello, founder di Poormanger “abbiamo sempre voluto offrire un menu che fosse alla portata di tutti e che avesse anche molta attenzione agli stili di vita e alle esigenze di ogni cliente”.

Leopoldo Resta e i fondatori hanno confermato alcuni numeri che delineano il posizionamento di Poormanger. Uno scontrino medio a 10€, sicuramente più vicino agli 8,5€ di McDonald’s che ai 16€/18€ del fine-dining.

Il brand torinese è infatti in un posizionamento intermedio fra fastfood e fine-dining. Una posizione di mercato che rende Poormanger un vero e proprio unicum. Da qui le potenzialità identificate da Cirfood Retail.

Il gruppo dirigenziale di Poormanger conferma anche l’ingresso in Unione Brand Ristorazione Italiana (UBRI), l’associazione che lega i migliori imprenditori del mercato ristorativo italiano.

Poormanger acquisita da Cirfood Retail: per chi è l’affare?

Le cifre dell’acquisizione non sono state rese note. E’ un affare per tutte le parti? Se pensiamo che il diaologo fra fondatori ed azienda partono nel 2019 (pre Covid) l’intenzione di affiancare un partner era già chiara prima della Pandemia.

Del resto Poormanger (che nel 2019 ha venduto 400.000 patate) è un grande brand potenziale ma ha solo due ristoranti a Torino. E i tentativi di imitazione, anche su Milano, sono tanti.

I fondatori hanno scelto, forse pressati anche dai bilanci 2020, di cedere ad un partner industriale invece che finanziario. Il tempo sancirà la bontà o meno della scelta.

Il perimetro di Cirfood Retail

Cirfood Retail, la società 100% di proprietà di CIRFOOD, è dedicata al rafforzamento nel mercato della ristorazione commerciale in ambito urbano in Italia e all’estero.

L’obiettivo della società è di sviluppare un portafoglio di marchi retail autentici e di successo.

Cirfood Retail opera con diversi format che ruotano attorno ai concetti chiave di sincerità, autenticità e accessibilità. Poormanger è il terzo marchio acquisito dopo Kalamaro Piadinaro e Antica Focacceria San Francesco.



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Dario Ujetto

Un professionista così efficiente che riesce a completare una settimana di lavoro in soli cinque giorni. Noto per la sua straordinaria capacità di trasformare le riunioni noiose in occasioni di team building involontario. Juventus e Vitello Tonnato le uniche cose che contano.

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