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Come Mindful Morsel rivoluzionerà il plant-based

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A Torino c’è un’imprenditrice che vuole rivoluzionare il plant-based in Italia. O meglio l’approccio culturale ed economico di questa categoria verso il cliente finale.

Il suo nome è Susanna Graziano, ed è la fondatrice di Mindful Morsel. Se non lo avete ancora visitato, è un ecommerce che vende prodotti 100% Made in Italy e veg.

Susanna Graziano

Susanna, prima di parlare del tuo business raccontaci di te. Come nasce la voglia di diventare imprenditrice?

Ho sempre avuto uno spirito imprenditoriale, anche grazie alla fiducia che la mia famiglia mi ha dato rispetto alle mie capacità e ai loro insegnamenti rispetto all’importanza di cercare soluzioni proattivamente e non dipendere da nessuno.

Ti chiedo di immaginarti una casa molto piccola a Quinto, a Genova, con una nonna inglese che cucina torte, fuma tanto, beve sherry, e una bimba di 5 anni che assomiglia a Shirley Temple e che traduce sempre per lei, in banca, a scuola, dal fruttivendolo.

Questa bimba bussa spesso ai vicini per chiedere assaggiare le meraviglie che cucinano, molto diverse dai piatti che prova a casa. Aggiungi un fratello vichingo e scalmanato, una super mamma che ha superato mille difficoltà, crescendo da da sola due figli. Il tutto nella cornice di un luogo di mare e tempesta, in cui veder spesso le navi non può che infonderti la voglia di partire.

Dopo il liceo linguistico, un periodo di lavoro in Spagna e Irlanda (eh sì perchè a casa mia o lavori o lavori, e in ogni caso devi andare via di casa ed essere indipendente) nel settore retail e food& beverage, sono approadata a Torino per studiare Scienze della Comunicazione (e lavorare ovviamente) e lì ho avuto modo, tra le altre cose, di coltivare la mia passione per il cibo, cucinando per serate, esplorando mercati e parlando con produttori.

Quando hai iniziato a pensare il cibo come una possibile impresa economica?

Durante la mia attività lavorativa per l’Università di Torino nel settore relazioni internazionali ho ricevuto un’offerta lavorativa come docente in un College australiano per sole donne.

Da subito, all’attività di docenza ho deciso di affiancare un progetto che avevo nel cassetto: un’attività di catering popoup per eventi e farmers market.

Vedevo e vedo tuttora il cibo, infatti, come punto chiave di connessione tra le persone, al di là del sostentamento, e sapevo che il cibo mi avrebbe permesso di creare relazioni di valore in Kuwait e di integrarmi.

Dopo un’attenta analisi di mercato, ho lanciato Cibo Kuwait, attività di catering dedicata al cibo italiano artigianale. Oltre ad eventi e cene per privati, ho partecipato regolarmente ad un un mercato pop-up itinerante rivoluzionario per il Kuwait, Shakshooka, ideato dalla chef Maryam Al Nusif.

Oltre ad essere un evento settimanale, era un punto di incontro dei makers e artigiani con i consumatori finali, con l’obiettivo di promuovere cibo sano, locale, prodotti artigianali e avvicinare markers e consumatori.

La relazione tra farmer (eh sì ce ne sono in Kuwait e sono eroici), makers e buyer mi ha appassionato molto ed era chiaramente il settore che mi appassionava di più.

Un articolo su Susanna Graziano in Kuwait

(Autore: Davide Mazzocco)

Passa qualche anno, rientro in Italia.

Durante il lockdown, e in gravidanza, ho avuto molto tempo per riflettere più approfonditamente sul cibo come consapevolezza, al nostro attuale distacco dai produttori, al ruolo dell’acquisto e delle scelte alimentari nel processo di cambiamento verso un sistema alimentare più sostenibile e resiliente, per tutti.

Inoltre è diventato sempre più chiaro come lo spreco di cibo da un lato e l’eccessiva nutrizione dall’altro e le conseguenze ambientali, sociali ed economiche siano sempre più allarmanti. Secondo il Food Waste Index Report 2021 dell’UNEP (UNEP), al mondo viene sprecato 1 miliardo di tonnellate di cibo ogni anno.

Un terzo di tutto il cibo prodotto a livello globale viene perso o sprecato. Il cambiamento dei sistemi alimentari è infatti fondamentale per affrontare la crisi planetaria del cambiamento climatico, della natura e della perdita di biodiversità, dell’inquinamento e dei rifiuti.

E l’idea di Mindful Morsel in quale momento della tua vita si inserisce?

In coda al supermercato, incintissima e coperta come tutti, vedevo troppo spesso alimenti iperprocessati e in confezioni non ecologiche e ho quindi pensato di crearmi l’alternativa.

Ho riflettuato a lungo su come valorizzare l’eccellenza veg italiana ma in confezioni e produzioni sostenibili e resilienti e ho deciso di crearmi un’attività con orari e ritmi flessibili, con valori e obiettivi in linea con i miei, vendendo sì, ma in maniera sostenibile su più livelli, combattendo anche lo spreco.

L’evoluzione è stata quindi fare business with purpose, da qui La scelta di approfondire e pianificare la mia strategia di impatto, di entrare a far parte dell’ecosistema Torino Social Impact e di avviare Italia Plant Based Srl Società Benefit.

L’obiettivo di Italia Plant Based srl Società Benefit, con il brand Mindful Morsel, è quello di diffondere l’alimentazione plant-based, supportando piccole realtà virtuose, raccontando le loro attività in quanto super eroi dei nostri sistemi alimentari, sensibilizzando, al contempo, su come ridurre lo spreco alimentare, utilizzare al meglio gli ingredienti e organizzare in maniera efficiente le nostre dispense.

Come è entrato il Plant Based e la dieta plant-based nella tua vita? Come hai conosciuto questo trend alimentare?

Ho sempre trovato i legumi e gli ortaggi molto più interessanti dei piatti a base di ingredienti di origine animale.

Ho sempre amato andare al mercato dei contadini di Porta Palazzo, facendomi consigliare da contadini rispetto a cosa scegliere, come cucinare e usare ogni parte dei magnifici prodotti da loro coltivati e raccolti con cura.

Inoltre, le dispense delle nonne erano un tesoro per me. Negli ultimi anni, ho ridotto drasticamente il mio consumo di ingredienti di origine animale, alla ricerca di un maggiore benessere e con la piena consapevolezza che la scelta come consumatore ha un impatto. Preferisco mangiare vegetale.

Sicuramente il mondo della trasformazione alimentare, della conservazione e della fermentazione sono ambiti che mi hanno sempre interessata. In questa fase sto sperimentando con la produzione di formaggi vegetali. Lo studio e la sperimentazione in cucina fanno parte di me.

Più conosco produttori appassionati delle varietà legumi e ortaggi e frutta che coltivano, più mi dico che la scelta è quella giusta e non mi stancherò mai di parlare di rape e cavoli, o di cicerchie ad esempio, o delle varietà meno conosciute di mele, lenticchie e grani che abbiamo a disposizione per creare dei piatti spettacolari e avere il nutrimento di cui abbiamo bisogno.

Come hai costruito Mindful Morsel, primo e-commerce dove puoi acquistare box singole e in abbonamento di cibo veg e alimenti 100% plant-based e Made in Italy?

Ho iniziato con molta ricerca di mercato, formazione e mentoring, per poi passare a delle fasi operative molto intense, creando una rete di partner strategici per lo sviluppo.

Dopo un’analisi di mercato approfondita, una tesi MBA su questo progetto e il corso per ottenere la qualifica SAB (per la somministrazione alimenti e bevande) ho fatto richiesta di partecipazione al programma gratuito al servizio gratuito di consulenza alla creazione d’impresa offerto dal MIP Mettersi in Proprio della Regione Piemonte, al fine di valutare fattori, rischi e opportunità.

Questo accompagnamento molto flessibile si è svolto anche online per venire incontro alle mie esigenze famigliari e lavorative, ed è stato essenziale come punto di partenza.

Ho poi richiesto un mentoring all’associazione Microlab e, anche in questo caso, il confronto con i mentor è stato utilissimo. Infine, per migliorare la mia strategia di impatto
sociale ho chiesto dei consigli e delle risorse a Torino Social Impact, per poi aderire alla piattaforma una volta avviata l’impresa.

In questa fase stiamo gradualmente aumentando le tipologie di prodotti sul sito e avviando collaborazioni con nuovi produttori e aziende interessate a regali aziendali sostenibili. Siamo anche in una fase attiva di ricerca di fondi per sostenere la nostra crescita, supportati dall’advisory per lo sviluppo di Brainscapital Srl Società Benefit.

Perchè una consumatrice o un consumatore dovrebbero cliccare sul tuo sito?

Nell’ultimo decennio il nostro rapporto col cibo è mutato in maniera radicale. Si osserva uno shift constante verso nuove modalità di consumo che rappresentano una transizione ancora in corso verso un nuovo scenario alimentare, economico e culturale.

Noi vogliamo essere portavoci di questo cambiamento verso un futuro plant-powered più che plant-based, una box alla volta:

  • Perchè il patrimonio agroalimentare veg Made in Italy è tutto da scroprire e da regalare. E’ possibile mangiare bene, supportando piccole realtà che io definisco eroiche perchè non c’è nulla di più eroico che fare il farmer, oggi;
  • Perchè ti aiuto a non dimenticare vasetti per anni nella tua dispensa e a pianificare al meglio cosa comprare, per non sprecare;
  • Perchè dietro al sito ci siamo noi di Mindful Morsel, appassionati di buon cibo e di storie, sempre un po’ di corsa, alla ricerca della zuppa pronta in pochi minuti, ma con la voglia di cucinare a lungo quando possiamo, con la voglia di prodotti diversi da solito, di mangiare bene e far mangiare bene i nostri cari;
  • Perchè i regali che faranno con Mindful Morsel rimarranno impressi a chi li riceve, anche ai più scettici rispetto al mondo veg;
  • Perchè con i loro acquisti supportano una piccola realtà a conduzione femminile con un progetto importante di diffusione dell’alimentazione vegetale e contro lo spreco alimentare, a supporto a piccole realtà imprenditoriali agricole e di trasformazione alimenti.

Last but not least, perchè con Mindful Morsel possono fare dei regali e acquisti buoni in tutti i sensi.

Dove vedi Mindful Morsel fra 3 anni? Quali passi stai seguendo per sviluppare il progetto?

Tra tre anni Mindful Morsel sarà il principale ecommerce dedicato all’alimentazione 100% vegetale Made in Italy a livello EU e, oltre ad una sede fisica in cui acquistare e assaggiare i prodotti, avrà anche un laboratorio di produzione proprio.

Siamo attualmente in una fase di ricerca di fondi per sostenere la nostra crescita, supportati dall’advisory per lo sviluppo di Brainscapital Srl Società Benefit.

In questa fase stiamo seguendo due programmi di training e mentoring. Sono stata selezionata come una delle dieci donne imprenditrici italiane per il programma EWA, Empowering Women in Agrifood. Il programma – finanziato da EIT, co-inanziato dall’Unione Europea, e gestito in Italia da Future Food Institute – ha come obiettivo quello di dare alle partecipanti l’opportunità di mentoring, training, business coaching e networking. Siamo nelle fasi conclusive di questo programma online, intensissimo e molto
utile.

La nostra startup Italia Plant Based srl Società Benefit è anche una delle vincitrici della Call SIfor Social Impact, la call lanciata dal progetto “Empowering Small Social Enterprises in Italy“, finanziato dalla Commissione Europea, per supportare progetti ad impatto sociale presentati da startup o enti del terzo settore, con Phitrust, Microfinanza srl, Impact hub Siracusa e MicroLab come partner operativi.

Il progetto è in corso e siamo molto felici di farne parte. Ho partecipato di recente ad un Bootcamp per noi fondamentale: il Food & Climate Shapers Bootcamp organizzato da Future Food Institure a Pollica, capitale della Dieta Mediterrana.

Una settimana molto ricca per approfondire il tema dell’ecologia integrale, riflettere sui temi della sostenibilità e osservare lo stile di vita e tradizioni della Dieta Mediterranea, con particolare attenzione alla rigenerazione a livello sia locale che globale, con esperti del settor inclusi rappresentanti di agenzie internazionali (FAO, Unione Europea, Fondazione PRIMA, GFAR, ecc.), università, chef e attivisti.

Un altro evento per noi fondamentale è stato L’Edible Planet Summit a Perugia, un summit non convenzionale che ha riuniito 150 thought leaders, business leader del settore, istituzioni, attivisti, investitori, visionari, e changemaker per disegnare un nuovo sistema alimentare.

Per sviluppare il nostro progetto stiamo anche costruendo la nostra rete di partner, passo dopo passo, e stiamo crescendo ogni giorno.

Si avvicina Natale. Hai qualche sorpresa per le persone e i tuoi clienti?

E’ ora di smettere di regalare ceste piene di plastica, box regalo confezionate con polistirolo e altri materiali non ecologici, con prodotti standard che passeranno di mano in mano, senza creare impatto, senza raccontare una storia.

Con Mindful Morsel è possibile puntare su piccole realtà, creando box pensate per i propri clienti, dipendenti e partner: dai liquori alle erbe di montagna coltivate da un gruppo di giovani farmers, alle marmellate con i prodotti della Val Susa, alla pasta di legumi bio con acqua di montagna delle Marche, ai limoni bio canditi lucani, fino alla possibilità di adottare un ulivo pugliese e ricevere l’olio Evo BIO direttamente a casa, supportando un progetto per evitare che questi meravigliosi alberi vengano abbandonati.

Lavoriamo con micro-aziende agricole virtuose, aziende famigliari e a conduzione femminile che nonostante le difficoltà lavorano duramente per portare nelle nostre dispense il meglio dei prodotti 100% vegetali e Made in Italy.

Mi piace raccontare le loro storie nelle box, tramite QR code, con ricettari consigi e tips per utilizzarli al meglio ed evitare sprechi. Le aziende possono chiederci dei regali personalizzati per i clienti, fornitori e partner. E per i privati riceviamo delle richieste meravigliose, che fanno viaggiare ovunque i nostri pacchetti, con messaggi personalizzati, prodotti rigorosamente gourmet e plastic-free.

La rivoluzione alimentare parte anche dalle nostre dispense e noi siamo pronte a rendere il futuro più veg!



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Elena Belliardi

Appassionata di nuove tecnologie, web e comunicazione. Web professional, content editor, translation team leader, ma anche cultrice del cibo e del bere buono e - ahimè - super golosa!

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