Artissima, imperdibile richiamo per collezionisti e amanti dell’arte da tutto il mondo, quest’anno sarà accompagnata dalla cucina stellata di Mariangela Susigan.
La chef è una grande interprete della tradizione piemontese che negli oltre 40 anni del suo Gardenia ha sempre raccontato con arguzia, rispetto e fantasia.
Dal 3 al 5 Novembre Mariangela Susigan trasferirà il suo Gardenia da Caluso alla Vip Lounge dell’Oval (nelle edizioni precedenti lo spazio era occupato da La Credenza, ndr).
Il menù, creato apposta per Artissima, è un omaggio alla tradizione piemontese e racconta una cucina “concreta e comprensibile” ma mai scontata.
Poco spazio per sofisticati virtuosismi, la vera sorpresa è nei sapori, nell’uso creativo dei prodotti del territorio, nella rivisitazione contemporanea di materie prime eccellenti della tradizione piemontese, nell’utilizzo sapiente e inedito delle erbe.
Due i piatti assolutamente da non perdere: la Patata cotta al sale e la zuppa Francigena.
La zuppa Francigena è un piatto di ricerca ma anche di grande gusto. La ricetta è frutto di un lungo studio sulla storia e l’origine degli ingredienti.
Il piatto, che dopo Artissima arriverà anche nel menù del Gardenia a Caluso, è una zuppa creata partendo da una ricetta medievale.
Niente patate o ortaggi arrivati in Italia solo dopo la scoperta dell’America, la zuppa Francigena è composta esclusivamente da ingredienti che erano presenti in Piemonte nel ‘500: la borraggine, il sorgo e l’ortica, fave, radici, fagioli.
La patata cotta sotto il sale con uovo colante, burro di montagna e tartufo bianco d’Alba è invece un’esplosione di sapori e un gioco di consistenze, un piatto goloso e profumato, un viaggio dalle Langhe alle Alpi.
Nel menù non potevano poi mancare i piatti che tutto il mondo identifica con il Piemonte – i tajarin, gli agnolotti, la battuta di fassone.
La cifra distintiva della cucina sono le erbe, che lei seleziona ed abbina come una vera maestra ed esperta e che, grazie a sperimentazioni sempre nuove e indovinati accostamenti di sapori, esprimono tutto il loro bouquet nelle ricette del ristorante.
Non mancano piatti con le erbe anche nel menù di Artissima: Orto d’autunno, a base di ortaggi, tuberi e radici, e il Tomino affumicato al the Lapsang.
Nel pieno rispetto della tradizione conclude il pasto una ricca proposta di dolci à la carte e una selezione di cioccolato piemontese.
Il menù è accompagnato da un’attenta selezione di vini piemontesi.
Non solo Barolo e Barbaresco, ma anche l’Arneis Bio di Ceretto e vitigni piemontesi tutti da scoprire come l’Erbaluce di Caluso.