Lurisia passa alla Coca Cola. Parafrasando la famosa citazione di Rino Formica, politico socialista, anche l’economia è evidentemente sangue e merda. E sicuramente pecunia non olet.
La grande ascesa di Lurisia nel mondo del beverage, partì grazie al rilancio di prodotti come il Chinotto o di bottiglie di design.
Ansa quantifica in 88 milioni€ l’ammontare dell’operazione.
Coca-Cola HBC Italia ha sottoscritto un accordo preliminare. Lurisia è attualmente controllata congiuntamente dal fondo d’investimento privato IdeA Taste of Italy, gestito da DeA Capital Alternative Funds SGR, dalla famiglia Invernizzi e da Eataly Distribuzione.
Il valore dell’azienda è stato concordato appunto in 88 milioni€, soggetto ad aggiustamento prezzo come da prassi di mercato.
Il completamento dell’acquisizione è soggetto ad alcune condizioni ed è atteso per la fine del 2019.
Lurisia fattura ad oggi 21 milioni€, presente in 42 nazioni.
Finisce un’era. Lurisia passa alla Coca Cola con un’operazione del tutto legittima e sicuramente conveniente per gli azionisti. Ma il sistema cibo del Piemonte non sarà più come prima.
Dopo Grom ed Unilever, un’altra grande Multinazionale acquisisce senza fatica un brand iconico piemontese.