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Luca Ferrua indagato insieme ai vertici di Visit Piemonte

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Luca Ferrua, Beppe Carlevaris (Presidente Visit Piemonte), Alessandro Zanon (Direttore Visit Piemonte) e altre persone sono indagate per varie presunte irregolarità su un evento gastronomico. E sarebbero “attenzionati” altri tre eventi enogastronomici.

Ricordiamo che indagati non significa condannati, e in questi casi il garantismo non è mai troppo.

Ma nella speranza che tutti i soggetti coinvolti possano dimostrare la loro estraneità ai fatti, quello successo ieri è un piccolo terremoto nel mondo dell’enogastronomia ed organizzazione di eventi in Piemonte.

Il centro dell’inchiesta è la società Rosfert Srl, partecipata al 50% dallo stesso Luca Ferrua (costituita nel 2022). L’altra socia, Maria Ursillo, sarebbe stata legata sentimentalmente in passato con l’Assessore al Turismo del Comune di Baldissero, Federico Costa.

E proprio da Baldissero e dagli affidamenti alla Rosfert è partita l’inchiesta di Enrica Gabetta (Procuratore aggiunto) e Elisa Buffa (sostituta Procuratore).

Una serie di presunti favori in cambio dell’affidamento di un incarico da 48.000€ per la promozione di una variante del “fritto misto alla piemontese”, il “Fricassè” di Baldissero, sono costati l’iscrizione nel registro degli indagati. Nei giorni scorsi ci sono state perquisizioni negli uffici delle persone coinvolte.

L’ipotesi degli inquirenti è che la società, anche grazie al consigliere comunale Costa, abbia ottenuto “soldi pubblici per costi non sostenuti o falsamente dichiarati”, si legge nella documentazione notificata agli indagati nell’inchiesta condotta dalla reggente della procura di Torino.

Gli inquirenti si sono concentrati sull’evento “Fricassé ‘d Baudissé an girula”, organizzato tra ottobre e dicembre 2023, ma stanno analizzando anche altri appuntamenti come “Il gusto delle Alpi”, “We are Piemonte-Usa” e “Oro Monferrato” che Visit Piemonte ha affidato alla Rosfert.

Per l’accusa tutto ciò sarebbe avvenuto “senza gara e con interlocuzioni sulle clausole del bando”.

Tutto è partito da un esposto di una consigliera d’opposizione del comune di Baldissero che aveva avanzato dubbi sull’assegnazione da parte dell’amministrazione delle attività di promozione del Fricassé a un’associazione locale che si è appoggiata alla Rosfert.

Gli inquirenti ipotizzano che il giornalista abbia aiutato l’amministrazione ad avere da Visit Piemonte un contributo di 50.000€, cui si sono aggiunti 19.000€ del bilancio comunale, tutti convogliati sulle iniziative organizzate dalla società dello stesso giornalista Luca Ferrua.

Il consigliere Costa avrebbe permesso il passaggio di 48.000€, anche senza che la Rosfert sostenesse costi simili, per “per compensare favori come il patrocinio dell’Ascom, della Camera di Commercio e articoli dei migliori giornalisti d’Italia” si legge negli atti notificati.

L’inchiesta punta a chiarire se le irregolarità riguardino solo l’evento di Baldissero Torinese o anche gli altri organizzati Visit Piemonte insieme alla società del giornalista.

Il gruppo Gedi, che controlla “IlGusto” la testata diretta da Luca Ferrua, ha fatto sapere in un comunicato: “La società è stata informata della circostanza e valuterà le azioni conseguenti secondo i tempi previsti, ai sensi delle normative contrattuali”.



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Dario Ujetto

Da adolescente senza computer a quasi quarantenne googleiano DOC. Ovvero: come passare dalla lettura del giornale cartaceo, alla scrittura di un blog in meno di un nano secondo. Ma mi occupo anche di marketing, cibo, libri e comunicazione.

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