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The Flairy Market al Garden EDIT: oltre il Salone con gli artigiani

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Maggio a Torino è Salone del Libro. Ma per chi fosse passato già alla kermesse del Lingotto e volesse godersi uno dei quartieri più bohemienne della città, Barriera di Milano, c’è il The Flairy Market.

The Flairy Market è un evento sostenibile di promozione e difesa della tradizione artigiana e di piccoli brand per favorire la promozione e sostenibilità̀ del Made in Italy.

Infatti, in Italia i Métiers d’Art, sono ancora un tesoro seminascosto e in questi ultimi anni, complice anche la ricerca di diversità delle generazioni più giovani, stanno nascendo sempre più piccoli brand indipendenti, botteghe artigiane e laboratori d’eccellenza per contrastare la sparizione di questi saperi.

The Flairy Market (TFM), attraverso il passaparola dei connaiseur, vuole racchiudere nel suo contenitore questo immenso patrimonio facendo rivivere l’epoca delle botteghe rinascimentali. TFM abbraccia il tema della sostenibilità ospitando quindi non solo i prodotti finiti ma anche il loro processo creativo, quindi dall’idea passando alla
progettazione fino alla distribuzione e comunicazione, dando supporto e visibilità ai marchi espositori.

TFM ha tra le finalità la promozione del territorio facendo scoprire luoghi meno conosciuti della città, incluse le attività commerciali di prossimità e i contenuti culturali dell’area.

Flairy Edit racconta la città che sta cambiando volto, da zona industriale a riqualificazione urbana e centro di tanti studi d’artista che hanno scelto di installarsi in questa parte della città. Un quartiere dal carattere peculiare che mostra la Torino più internazionale e melting pot che esce dagli schemi della Torino classica, stiamo parlando dell’area EX INCET, vero esempio di rigenerazione urbana.

Il 10,11,12 maggio The Flairy Market torna alla sua terza edizione al Garden Edit in occasione del Salone del Libro e con tantissime novità.

Un’edizione fresca che si apre alle nuove generazioni sempre più desiderose di affermasi come brand indipendenti e sostenibilii, come Babù brand sostenibile di calzature
milanese , d’Akire brand torinese di sandali all’uncinetto o la giovane designer Ahradesign.

The Flairy Market con la formula dei temporary events vuole essere un evento di lifestyle che racchiude le eccellenza della città e un luogo di incontro per i torinesi, anche attraverso l’offerta culturale e creativa.

In occasione del salone del libro verrà inaugurato il Flairy Caffè Letterario con un fitto calendario di presentazioni di libri che si susseguiranno per i tre giorni della kermesse,
come Salone in Bionda dove a tempo di una sorsata di birra 8 giovani autori di gialli presenteranno il loro libro.

Per la prima volta sarà presente AD HOC VOICE la piattaforma podcast che racconta le città, i non luoghi e le persone con interviste a stakeolder, scrittori, artigiani e personaggi
della città.

Per i più piccoli il Flairy Kidslab con atelier e laboratori creativi dove i bimbi potranno dilettarsi con attività di disegno, yoga e corsi di cucina dove prepareranno pasta fresca e
biscotti da degustare in famiglia.

Immancabile ormai la partecipazione di Paolo Galetto, artista e illustratore torinese ci accompagnerà per tutto il periodo con la sua arte e i suoi atelier di pittura. Altra novità, FlairyFLOWERBAR dove verranno realizzate bellissime composizioni per la festa della mamma!

Infine, l’immancabile aperitivo solidale con 1CAFFE, la onlus fondata da Beniamino Savio e Luca Argentero. All’interno dei 3 giorni, inoltre, sarà ospitata anche la mostra fotografica DENTRO LA CITTA’ di SAINT LOUIS e DEL SUO JAZZ FESTIVAL.

La mostra è la sintesi di un viaggio a Saint Louis, antica città alla foce del fiume Senegal per assistere al Jazz Festival, il più famoso evento di jazz africano, alla sua 31ma edizione (2023) dedicata al ricordo di Randy Weston.

PROGRAMMA e ORARI:
THE FLAIRY MARKET
Venerdì dalle 13.00 alle 20.00
Sabato dalle 10.30 alle 20.00
Domenica dalle 10,30 alle 18.00



Tag:
Dario Ujetto

Un professionista così efficiente che riesce a completare una settimana di lavoro in soli cinque giorni. Noto per la sua straordinaria capacità di trasformare le riunioni noiose in occasioni di team building involontario. Juventus e Vitello Tonnato le uniche cose che contano.

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