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La Torino di Cristiano Ronaldo: itinerari e provincialismi

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La Torino di Cristiano Ronaldo e della sua famiglia (Georgina Rodriguez su tutti) quale città è stata? Da cartolina ma un pò provinciale?

E ha goduto di visibilità globale?

Arrivati alle 17,29 del 15 luglio 2018, da allora hanno postato scene familiari e scorci magnifici dalla casa in collina.

Ma come hanno riportato i giornali cittadini, fra cui ovviamente La Repubblica, non sono mancate visite e cene in alcuni locali.

Uno dei primi post di saluto al campione portoghese è stato quello di Massimiliano Prete di Sestogusto Torino, uno dei primi locali ad essere visitati da Cristiano Ronaldo.

Ma Il suo primo incontro con il cibo italiano è stata una cena a La Credenza, storica stella Michelin di San Maurizio Canavese.

Punto di riferimento è stato il ristorante Casa Fiore, un vero punto di incontro per i tanti calciatori impegnati a Torino e in cui, narra la leggenda (confermata dai diretti interessati), una sera abbia aspettato 40 minuti prima di sedersi al tavolo.

Altro ristorante visitato è stato, ovviamente, uno dei migliori indirizzi della collina torinese ovvero il Ristorante Giudice.

Dal lato Georgina Rodriguez non sono mancate numerose visite al Valentino.

Quindi?

In questi giorni si è fatto un gran parlare dell’impatto economico dell’azienda “Cristiano Cr7” su Torino e sulla Juventus in particolare.

Dimenticando, o facendo finta di farlo, il più grande sconvolgimento esogeno per l’economia (ovviamente non solo italiana): il Covid-19.

La Pandemia ha sconvolto il mondo del calcio e in particolare il bilancio del Club torinese. E reso meno potente l’impatto mediatico della vita di Cristiano su Torino.

La Torino di Cristiano Ronaldo, ma anche il Piemonte delle Langhe e dei tartufi, è insomma stato “spuntato”.

L’affaire Ronaldo (da pensare solamente ai due anni di Juventus Stadium vuoto) avrebbe portato ben altro “moltiplicatore” in tempi normali.

Ma rimpiangere quello che poteva essere è forse un pò provinciale. Si apre la stagione della ripresa, e Torino dovrà essere brava nell’attirare altri talenti.

Intanto a settembre arriva Elon Musk all’Italian Tech Week.

Ci regalerà un selfie?



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Dario Ujetto

Un professionista così efficiente che riesce a completare una settimana di lavoro in soli cinque giorni. Noto per la sua straordinaria capacità di trasformare le riunioni noiose in occasioni di team building involontario. Juventus e Vitello Tonnato le uniche cose che contano.

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