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Allerta Fake News: Ronaldo non ha fatto crollare Coca Cola

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E’ stata una delle notizie della settimana. Ma Ronaldo non ha fatto crollare Coca Cola. E’ una delle tante notizie rimbalzate con superficialità.

Facciamo ordine. Il fatto di cronaca è noto. Coca Cola è sponsor di Euro2020 ed il campione portoghese, durante una conferenza stampa, ha platealmente tolto le iconiche bottiglie dell’azienda di Atlanta dal tavolo ed invitato a bere acqua.

Ronaldo (o Cr7) è del resto un brand globale, non più un semplice calciatore, e il gesto è uno scontro fra marchi.

Ma la notizia di un crollo delle azioni Coca Cola dopo il gesto del portoghese è una fake news.

Il commentatore ed esperto di criptovalute Marco Cavicchioli ha realizzato un bel video sulla vicenda, spiegando nel dettaglio l’accaduto.

E quindi? Oltre a fare sempre attenzione agli articoli clickbait e sensazionalistici, la vicenda Ronaldo/Coca Cola è però un fenomeno interessante da analizzare.

Quello tra Ronaldo e Coca-Cola è, prima di tutto, uno scontro tra brand.

E Il gesto di spostare le bottiglie dal tavolo dove si svolgono le conferenze stampa sta peraltro diventando una sorta di comportamento virale, ripetuto anche da Paul Pogba (con la birra Heineken, altro sponsor della manifestazione) e da Manuel Locatelli, anche se in modo meno plateale, al punto che pare la Uefa voglia prendere dei provvedimenti.

Al contrario, ci sono anche i gesti di risposta di Romelu Lukaku e del C.T. della selezione russa.

Insomma, dal punto di vista della comunicazione il gesto di Cr7 è diventato virale e fonte di imitazioni (ovviamente non si contano i meme in Rete).

Cr7-Coca Cola: guadagno in visibilità per tutte le aziende coinvolte?

L’immagine in primo piano di due bottiglie di Coca Cola (che non è uno sponsor di Ronaldo) rispetto a lui, che invece in quel momento deve essere l’assoluto protagonista della scena rappresenta, nel suo modo di vedere le cose, un contrasto valoriale rispetto al proprio brand, e che quindi deve essere risolto.

Oltre al fatto di esserci un brand altrettanto forte a contendere l’attenzione in termini di visibilità e di immagine, in questo caso la bibita gassata e zuccherosa è anche in contrasto al “brand Ronaldo” legato a uno stile di vita salutista e su cui è basata la scelta del proprio portafoglio di sponsor.

Da un punto di vista legale il gesto di Ronaldo è del tutto legittimo, dal momento che contrattualmente non ha nessun obbligo con Coca Cola: l’azienda di Atlanta ha un accordo solo con la Uefa, la quale deve portare certi giocatori alle conferenze stampa o in altre situazioni in cui siano visibili gli sponsor.

Ronaldo però non ha l’obbligo di stare lì con la Coca Cola, l’azienda non può rivalersi sulla Uefa che a sua volta non può rivalersi su Ronaldo.

C’è da dire però che queste situazioni di conflitto commerciale sono rare (CR7, Messi e pochi altri rappresentano casi a parte) tuttavia è vero che in certe manifestazioni il brand dell’atleta è molto più forte e importante della società o Nazionale in cui milita o della competizione stessa, quindi la propria forza economica può entrare in conflitto con quello dell’azienda sponsor dell’evento.

Ma alla fine, in termini di visibilità e hype il “caso” ha portato vantaggi anche a Coca Cola.

Dettaglio tecnico della vicenza Ronaldo/Coca Cola e fake news



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Dario Ujetto

Da adolescente senza computer a quasi quarantenne googleiano DOC. Ovvero: come passare dalla lettura del giornale cartaceo, alla scrittura di un blog in meno di un nano secondo. Ma mi occupo anche di marketing, cibo, libri e comunicazione.

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