Immaginate la città di Bruxelles e un enoteca/wine bar per degustazioni di vini piemontesi. Questo è il progetto Io Sono Wine Bar (qui sito), promosso per dare visibilità alle filiere e alle etichette piemontesi nella capitale europea.
Il progetto di Io Sono Wine Bar nasce nel 2013. Enrico Trapani viene a conoscenza di un bando indetto dalla Regione Piemonte per la gestione di uno spazio, nel palazzo dell’Ente a Bruxelles, da adibire a wine bar. Ad ottobre del 2014 apre i battenti.
“Una grandissima soddisfazione – commenta Enrico Trapani – anche perché Io Sono Wine Bar nasce con l’obiettivo di promuovere la Regione Piemonte all’estero, le sue eccellenze enogastronomiche, i suoi prodotti unici, come il vino, insieme ai produttori. Il wine bar è una vera e propria vetrina sul Piemonte. E uno degli obiettivi che abbiamo più a cuore è quello di dare spazio e visibilità alle realtà imprenditoriali più piccole che si vogliono affacciare sul mercato internazionale”.
In una città frequentata da molti europei, come viene accolto il prodotto piemontese? C’è conoscenza o è una scoperta?
La clientela internazionale conosce il Piemonte soprattutto per il vino, mentre rimane ancora lacunosa la conoscenza del territorio piemontese. Ovvero, sanno che il Barolo o il Barbaresco arrivano dal Piemonte, ma la conoscenza della nostra regione è ancora piuttosto vaga, lontana dalla realtà effettiva.
L’aspetto positivo è che per i nostri clienti, una volta che conoscono il wine bar, aumenta anche l’interesse per l’offerta enogastronomica del Piemonte. In particolare per il vino: una volta che incontri l’eccellenza vitivinicola piemontese, non la scordi più. E questo è un aspetto del nostro lavoro che ci piace molto, in particolare perché, come ho già avuto modo di dire, il nostro obiettivo è far conoscere il Piemonte attraverso prodotti di nicchia o comunque meno conosciuti all’estero. Penso alla Barbera o alla Freisa, ad esempio.
In generale è la tradizione piemontese che vogliamo portare all’estero: anche solo un buon bicchiere di vino abbinato agli affettati della nostra regione, può significare eccellenza!
Qual’è il vostro tipo di cliente? Uomo/donna, italiano/europeo e qual’è il suo livello di cultura alimentare?
Chi viene da noi ha un buon livello di cultura alimentare. Di sicuro, l’italiano che vuole mangiare bene e vuole risentirsi a casa. I piemontesi che frequentano il wine bar ci dicono sempre che “sembra di essere a Torino”. Uomini e donne si equivalgono, non c’è una preponderanza netta.
La nostra clientela è legata molto al panorama istituzionale di Bruxelles, visto che ci troviamo a poche centinaia di metri dalla sede del Parlamento Europeo e, non dimentichiamolo, il wine bar si trova nel palazzo che ospita, oltre agli uffici della Regione Piemonte, anche quelli di altre rappresentanze regionali italiane. I belgi vengono a scoprire le nostre ricette e i nostri vini soprattutto la sera: sono famiglie o gruppi di amici che prenotano per tempo.
Una piccola, ma significativa, percentuale della nostra clientela è rappresentata anche dagli asiatici, in particolare dal Giappone: loro conoscono i grandi vini piemontesi e vogliono assaggiarli.
Il vostro cliente si rende conto di quale tipo di territorio è dietro ad ogni prodotto? Torino, biellese, Langhe, Roero Monferrato e altri?
Torino, Alba, e quindi Langhe Roero e Monferrato, sono molto conosciuti, ma per il resto della Regione c’è ancora disinformazione e comunque è poco conosciuta. Il nostro compito è proprio quello di colmare queste lacune, divulgando la conoscenza di determinati prodotti. Un esempio su tutti: il Carema, una qualità di vino che proviene dal Nord del Piemonte, che all’estero sono in pochi a conoscere.
Da parte della clientela internazionale, infatti, il Piemonte viene identificato con il Barolo, ma in alcuni casi, i clienti magari non sanno individuare la zona del Barolo o Alba.
Come vengono interpretare le etichette DOC, DOCG, IGP? C’è cultura oppure sono etichette e basta per il cliente?
Su questo tema c’è ancora tanta disinformazione. Buona parte dei clienti non sanno cosa sia, e cosa significhi l’etichetta DOC, DOCG o IGP. Ci chiedono però di approfondire, e noi glielo spieghiamo, però c’è ancora tanto da fare.
Per divulgare maggiormente questo tipo di informazione, abbiamo riportato le diciture, DOC, DOCG o IGP, sia nella carta dei vini, che in quella dei formaggi e nel menù generale. Ad esempio, durante i servizi di catering, che spesso ci richiedono di organizzare le varie rappresentanze istituzionali, utilizziamo prodotti di alta qualità, che riportano queste etichette, e che devono essere compresi.
Vogliamo portare nel cuore dell’Europa i prodotti di qualità della nostra regione, senza grandi trasformazioni, così genuini come sono. Il successo deve essere quello dei produttori, iosono wine bar deve essere la vetrina dei loro prodotti in Europa.
Io Sono Wine Bar si trova in Rue du Trone 62, Bruxelles (qui sito web).
Informazioni aggiuntive:
Attualmente Io Sono Wine Bar può vantare una cantina che comprende più di 120 etichette di vini piemontesi, in rappresentanza di tutta la Regione.
Io Sono Wine Bar organizza periodicamente eventi con aziende, soggetti e realtà associative piemontesi: lo scorso settembre, ad esempio, in collaborazione con il Consorzio della Barbera d’Asti e Vini del Monferrato è stato organizzato il Barbera Wine Day che, in una sola giornata, ha coinvolto centinaia di persone a Bruxelles che hanno avuto modo di degustare la Barbera di sette produttori piemontesi in altrettanti locali italiani.
Io Sono Wine Bar ha ospitato chef di levatura internazionale nelle sue cucine. L’ultimo a firmare una ricetta, lasciata in regalo al wine bar, è stato chef Luigi Caputo, già proprietario del ristorante “Balbo” di Torino.
Il 7 aprile inaugurerà “Casa Lanze”, ovvero, un’iniziativa del Comune di Castagnole Lanze chiamata “Adotta un filare nelle Lanze”. Chiunque può adottare un pezzo di vigna e avere poi dell’ottima Barbera Lanze nella propria cantina. Un caso di successo di sostenibilità del territorio e sinergia tra pubblico e privato.
Io Sono Wine Bar ha organizzato mostre, incontri e conferenze per presentare all’estero artisti piemontesi. Attualmente nella sala espositiva è allestita la mostra “Architettura del Vino” che racconta progetti architettonici di cantine piemontesi, attraverso pannelli informativi e scatti fotografici.