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Perchè CIGIERRE ha acquistato Pony Zero

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Pony Zero, l’azienda torinese che ha fatto scoprire le potenzialità delle consegne ultimo miglio, è stata acquisita da Cigierre, leader italiano della ristorazione servita e fast (a sua volta protagonista di un cambio di azionariato).

Ma perchè l’exit è verso una società di ristorazione e non verso un colosso delle spedizioni?

Perchè il mondo del food-delivery sta cambiando e velocemente, e le aziende più grandi e sviluppate hanno capito che lo sviluppo deve essere interno e non più demandato a colossi come Just Eat.

In questa ottica ecco che i marchi Cigierre (su tutto Old Wild West) sfrutteranno questo vantaggio competitivo, soprattutto nei centri storici.

Medesima strategia adottata anche dal colosso americano Domino’s Pizza.

Pony Zero: il comunicato stampa

Con un giro d’affari stimato intorno ai 90 miliardi€ nei prossimi 3 anni, è boom del food delivery nel paese del buon cibo.

Un’opportunità di business che non è certo passata inosservata agli occhi di Cigierre SpA, leader in Italia nel settore del casual dining, che proprio in questi giorni ha portato a conclusione l’acquisizione di Pony Zero, startup torinese specializzata nella distribuzione ecologica sull’ultimo miglio e proprietaria di Food Pony, la controllata rivolta esclusivamente al settore della ristorazione.

Così la flotta composta da cargo bike, biciclette, scooter e furgoncini elettrici, entra a far parte di Cigierre – Compagnia Generale Ristorazione SpA – già proprietaria dei noti format Old Wild West, America Graffiti, Wiener Haus, Pizzikotto e Shi’s.

Ed è proprio con i due ristoranti Old Wild West di Udine, città dove ha sede l’headquarter del Gruppo, che ha preso piede la collaborazione con Pony Zero.

Un’esperienza positiva, già battezzata “Take me home” che ha convinto Cigierre all’acquisizione e all’attivazione di questo servizio in 10 città italiane entro la fine di ottobre.

Pony Zero: la storia

Pony Zero nasce nel 2011 dall’idea di una logistica sostenibile che si concretizzerà due anni più tardi.

Incubata dall’I3P, l’acceleratore del Politecnico di Torino, la startup si fa notare grazie alla visione manageriale di Marco Actis, che dopo l’acquisizione da parte di Cigierre, rimane alla guida dell’azienda.

“Siamo entusiasti di questo nuovo percorso e non vediamo l’ora di dare maggiore concretezza a questo importante piano imprenditoriale – ha aggiunto il giovane manager – con Cigierre è nata fin da subito una sintonia sui temi dell’innovazione e della qualità del servizio al cliente. Valori che continueremo a perseguire insieme”.

Una soddisfazione che si riscontra anche nel board di Cigierre.

“Il mercato sta cambiando e noi dobbiamo essere pronti a rispondere all’esigenze di flessibilità e comodità dei nostri clienti – affermano i vertici di Cigierre – è un passo importante per la crescita che, però, non pregiudica la collaborazione di Cigierre con tutte le altre società di food delivery. Il fenomeno è in forte espansione e per noi poter contare su più attori è di fondamentale importanza per garantire un servizio capillare e di qualità”.



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Dario Ujetto

Da adolescente senza computer a quasi quarantenne googleiano DOC. Ovvero: come passare dalla lettura del giornale cartaceo, alla scrittura di un blog in meno di un nano secondo. Ma mi occupo anche di marketing, cibo, libri e comunicazione.

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