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Chef a domicilio: anche a Torino si cucina a casa

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Il fenomeno degli chef a domicilio non è certamente nuovo. Basta una ricerca su Google per trovare siti e agenzie specializzate. Il servizio è cosa diversa dal catering, solitamente riservato a più persone, forse più spettacolare ed esclusivo. E non è neanche assimilabile alla cooking box o a un delivery avanzato. Il contenimento del Covid-19 e l’apertura parziale dei ristoranti ha spinto molti nomi della ristorazione, anche torinese, a testare e lanciare sul mercato questo servizio a domicilio accessorio.

La Food Experience di Welcome Party

L’agenzia di eventi Welcome Party, in collaborazione con l’esperto di Pubbliche Relazioni Gianfranco De Maria, ha lanciato la Food Experience. Un team di chef e ristoratori può organizzare in breve tempo cene personalizzate in case o terrazze.

Gli chef a domicilio

Lo chef Paolo Zambon del Ristorante Cornoler, spazio riadattato anche allo smart working, ha portato la sua cena alla lampada – per 4 persone – nelle case, così come lo chef Domenico Volgare ha allestito un pizza party in un giardino privato. Personalizzazione degli allestimenti e dell’esperienza sono i tratti distintivi di questa Food Experience di Welcome Party.

Coinvolto nel medesimo gruppo di chef a domicilio anche Marcello Trentini del Magorabin, con una proposta premium.

Altro chef stellato, Alessandro Mecca di Ristorante Spazio7 che ha lanciato l’iniziativa #Spazio7acasatua. Un’esperienza immersiva che parte dalla co-creazione del menu per la cena fino alla possibilità di andare a fare la spesa con lo chef Mecca.

Sono già una decina le cene realizzate. Nuove possibilità di contatto con il cliente che si sommano al delivery, all’asporto e ovviamente alla ristorazione tradizionale. Un segnale forte che sta portando chef e imprenditori a fare rete e sperimentare nuove forme di omnicanalità per raggiungere il cliente, comprenderne i bisogni e soddisfarne le esigenze di gusto. Un metodo di lavoro che il mondo della moda sta già portando avanti da 15 anni.

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Dario Ujetto

Da adolescente senza computer a quasi quarantenne googleiano DOC. Ovvero: come passare dalla lettura del giornale cartaceo, alla scrittura di un blog in meno di un nano secondo. Ma mi occupo anche di marketing, cibo, libri e comunicazione.

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