Blitz dei NAS nel ristorante torinese di Antonino Cannavacciuolo. Una delle aperture torinesi di maggior successo nell’ultimo anno incappa in un guaio giudiziario.
Cinzia Primatesta (moglie e socia di Cannavacciuolo) e Giuseppe Savoia (Direttore del locale) sono stati denunciati per frode in commercio. Non avrebbero dichiarato cibi abbattuti al congelatore e quindi venduti come freschi.
Al quotidiano cittadino La Stampa, Antonino Cannavacciuolo dichiara che una piccola svista non dovrebbe inficiare il lavoro di mesi. L’abbattimento (trattamento peraltro obbligatorio per legge nel caso di pescato) sarebbe stato dichiarato al fondo del menù e che altri cibi congelati sarebbero stati utilizzati dallo staff e non venduti ai clienti.
La denuncia ci pare eccessiva, visto che controlli in altri locali dello Chef non hanno registrato irregolarità. Esiste un fattore chiamato “buonsenso”, evidentemente non applicato in certi casi.
Dispiace che l’esperienza torinese di Antonino Cannavacciuolo sia macchiata da un blitz dei NAS e da denunce.
Altri due locali come il Ristorante Vintage 1997 e il ristorante dei Principi di Piemonte sarebbero stati controllati e sanzionati.