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BIRRIFICIO MONTEGIOCO – PARLA RICCARDO FRANZOSI

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Riccardo Franzosi è l’anima del Birrificio di Montegioco, 20 etichette prodotte nel tortonese.
Affinamento in barrique di rovere e packaging curato, diversi presidi Slow Food negli ingredienti (Pesca di Volpedo, ciliegia Bella di Garbagna ecc.ecc.).Fermento Birra ha nominato Franzosi “birraio dell’anno 2012” e in Rete i commenti sui loro prodotti sono entusiasti.Noi abbiamo chiaccherato con Riccardo su Tortona, birra artigianale e “metodo cadrega”
Quali sono le tre caratteristiche che rendono il territorio di Tortona unico per le vostre birre?
L’acqua è sicuramente la prima caratteristica territoriale che è possibile ritrovare nelle nostre birre. La sua ricchezza di carbonati, di minerali, il ph, sono tutti parametri che influenzano il processo produttivo, la fermentazione e quindi, infine, le sensazioni gusto-olfattive dei nostri prodotti.
Inoltre, alcune birre, sono aromatizzate con frutti tipici del territorio quali la pesca di Volpedo, la ciliegia Bella di Garbagna, l’uva Timorasso o Barbera, la fragola profumata di Tortona, che le rendono uniche e legate al territorio di appartenenza.
A vostro parere come si evolverà il mercato delle birre artigianali in Italia? Cosa possiamo aspettarci da qui a cinque anni?
Di sicuro un aumento costante della produzione e quindi della presenza sul mercato. Bisognerà vedere se ci sarà, e quando, un assestamento o l’inevitabile ingresso di grossi gruppi con grandi capacità d’investimento in questo settore.
Come viene percepita la birra artigianale italiana all’estero?
Il mercato estero è sicuramente una grande opportunità per la birra artigianale italiana. In pochissimi anni siamo passati dall’essere semplicemente presenti sugli elenchi alfabetici dei paesi dove si produce anche birra ad avere un movimento in forte crescita qualitativa che esprime bene l’estro e la competenza dei nostri birrai, sempre più spesso considerati fra i migliori.  Molti tra i migliori locali birrai al mondo lavorano costantemente con la birra artigianale italiana.
 Una veloce battuta per descrivere il “metodo cadrega”?

“Sta lì, sta citu e tuca nenta”. In italiano : Stai lì, stai zitto e non toccare niente. In pratica dare tempo al tempo, saper aspettare che la natura faccia il suo corso, senza voler forzare i tempi.


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Dario Ujetto

Da adolescente senza computer a quasi quarantenne googleiano DOC. Ovvero: come passare dalla lettura del giornale cartaceo, alla scrittura di un blog in meno di un nano secondo. Ma mi occupo anche di marketing, cibo, libri e comunicazione.

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