Manca poco...

Sto cercando...

La birra artigianale italiana può ancora sopravvivere?

Condividi

Due articoli hanno acceso i fari sulla crisi della birra artigianale italiana. Il 31 marzo 2020 Andrea Turco di Cronache di Birra firmava un pezzo sul rapporto fra birra artigianale e Grande Distribuzione Organizzata. Ieri, 13 aprile, su Dissapore Chiara Cavalleris intervistava il presidente di Unionbirrai, il piemontese Vittorio “Vicky” Ferraris.

Sul tavolo la crisi del settore, che sconta più di altri una debolezza storica mai sanata: il fattore distribuzione. Chiudendo i pub, il 95% dei microbirrifici ha visto il proprio fatturato bloccarsi.

Ferraris spiega a Dissapore: “I nostri 390 birrifici associati hanno registrato una contrazione del fatturato del 90% a marzo del 2020, rispetto al 2019. È una media, chiaramente. Alcuni produttori si sono fatti trovare pronti con l’ e-commerce, altri ci hanno lavorato in corsa, moltissimi continuano a lavorare grazie al delivery”.

Come se non bastasse le multinazionali, oltre a incassare un +18% sul canale GDO nel periodo pasquale, nascondono anche la concorrenza sleale sotto forma di aiuto alle imprese. Una situazione complicata e critica, che fa ipotizzare la chiusura definitiva di centinaia di imprese (o perlomeno un deciso ridimensionamento).

Il delivery e i canali e-commerce (diretti e marketplace) non compensano certamente la chiusura dei pub che riapriranno, ma a freno tiratissimo.

Crisi della birra artigianale: a cosa è dovuta?

Nei due pezzi emerge abbastanza chiaramente che poco si è fatto per far entrare la birra artigianale nella GDO. Senza scaffali dei supermercati è dura sopravvivere a una pandemia. Inoltre, molti produttori hanno approcciato il delivery adesso, sotto la pressione della crisi, andando quindi verso soluzioni non studiate, non sperimentate né testate a dovere.

La polverizzazione dell’offerta in una miriade di microaziende non ha aiutato. Inoltre, anche la filiera della distribuzione di birra artigianale è bloccata, perché sono chiusi i pub e tutto il canale della ristorazione. Come avviene in Italia per molti altri settori, la scarsa propensione a fare rete e a sperimentare forme alternative di distribuzione ha creato una barriera.

Vittorio Ferraris ha annunciato un progetto di rete fra Unionbirrai e GDO, ma è forse troppo tardi?

La distribuzione deve entrare di prepotenza nel business plan di ogni birrificio, ormai al pari del prodotto. Sperimentando quella ominicanalità che è la salvezza di molte aziende:

  • GDO e supermercati;
  • Pub indipendenti;
  • Ristorazione;
  • Grocery e rivenditori;
  • Distributori;
  • E-commerce, marketplace, delivery;
  • Eventi e fiere.

Per evitare che la crisi si trasformi nel collasso della birra artigianale italiana, ogni canale di vendita al cliente deve essere presidiato, o come sistema birra nel suo complesso o come singola azienda.



Tag:
Dario Ujetto

Da adolescente senza computer a quasi quarantenne googleiano DOC. Ovvero: come passare dalla lettura del giornale cartaceo, alla scrittura di un blog in meno di un nano secondo. Ma mi occupo anche di marketing, cibo, libri e comunicazione.

  • 1

Ti potrebbe piacere anche...

Lascia un commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.