Alberto Marchetti non ha bisogno di presentazioni: è il Mr. Gelato e basta.
Ha deciso di fare una chiacchierata veloce con il nostro blog.
La sua azienda, gestendo due punti vendita è a diretto contatto con il consumatore.
Pensa che la gente abbia interiorizzato concetti come “gelato artigianale”, natura, sostenibilità?
Alberto Marchetti è ormai un brand di eccellenza del territorio. Come pensa di mantenere il posizionamento di mercato di fronte alla crescente concorrenza sul mercato torinese ed italiano?
Con la qualità, la semplicità e con la mia faccia. I miei negozi si chiamano Alberto Marchetti, non a caso. Credo sia importante metterci la faccia e, come me, ne sono convinti i miei amici, i miei partner, i produttori che ho scelto per i miei gelati. Torno al format del negozio perché è lì che ho voluto ricreare un ambiente che mi descrive per quello che sono, e che voglio trasmettere ai miei clienti.
Pensa che l’eccellenza enogastronomica piemontese possa rappresentare, da qui a 5 anni, una valida risposta economica alla ritirata della componentistica auto?
Credo che numeri e fatturati dei due comparti non si possano paragonare. Al di là di tutto però ho una ferma convinzione.
L’eccellenza gastronomica è fatta di grandi artisti che, a differenti livelli, creano qualcosa di unico. Che si parli di un artigiano, di uno chef o di un gelatiere questo non ha importanza, ma parliamo comunque di grandi artisti.
Credo che oggi il mondo dell’enogastronomia vada molto di moda, e mi aspetto che nei prossimi anni molti cercheranno di presidiare il comparto food. Numeri, però, non significano qualità.
Alberto Marchetti, C.so Vittorio Emanuele 24bis, Torino.