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Urban Vineyards Association presente a Dubai Expo

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La Urban Vineyards Association (U.V.A.) dal 28 febbraio al 3 marzo volerà negli Emirati Arabi e sarà fra i protagonisti di Dubai Expo 2020.

Questa associazione presieduta da un produttore piemontese si conferma un unicum nel panorama enoturistico globale.

All’interno del Padiglione Italia, nello spazio della Regione Piemonte, l’associazione internazionale U.V.A parteciperà alla più grande mostra espositiva mondiale per promuovere il vigneto urbano, un’eccellenza dal respiro tutto italiano, come modello di turismo e di sviluppo cittadino sostenibile.

La presenza all’Expo di Dubai ha, infatti, come obiettivo quello di affacciarsi a una delle vetrine più importanti in fatto di innovazione e sviluppo, per promuovere la vigna urbana come esempio di rigenerazione delle città sia sul piano del turismo sia su quello della qualità della vita per i cittadini.

Quattro le principali direttrici del progetto:

  • diffondere una delle più preziose eccellenze enogastronomiche come il vino;
  • sostenere una pianta con un ruolo centrale nell’aridocultura (o dry farming);
  • dare vita a spazi di aggregazione verdi che ospitino piccole comunità in totale rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali;
  • sviluppare un asset turistico, dato dal mix fra sostenibile e smart, in piena linea con i trend di rinnovamento sociale e ambientale.

L’evento, fruibile anche in diretta streaming al link https://youtu.be/hJGJWegKSng

La presenza di U.V.A. a Dubai punta pertanto ad allargare la platea di soci e investitori in tutto il mondo,

Il fondatore e presidente è Luca Balbiano, produttore vitivinicolo della provincia di Torino che dal 2009 gestisce Vigna Villa della Regina, la vigna metropolitana del capoluogo piemontese da cui tutto è iniziato.

Il vigneto urbano non ha soltanto valore dal punto di vista vitivinicolo.

È un patrimonio storico, culturale e sociale che va tutelato e accompagnato nella sua evoluzione.

È un modello innovativo per le città di domani, un inno alla bellezza sostenibile, un’opportunità da cogliere per dare vita ad un turismo più consapevole, intelligente e rispettoso.

Urban Vineyards Association: ma chi aderisce

Le vigne urbane riunite nella Urban Vineyards Association sono:

  • Vigna della Regina all’interno di Villa della Regina a Torino;
  • La vigna Clos Montmartre di Parigi;
  • Il Clos de Canuts a Lione;
  • I vigneti ritrovati della Laguna di Venezia;
  • La vigna di Castel di Pugna “Senarum Vinea” di Siena;
  • La Vigna di Leonardo all’interno della casa degli Atellani a Milano; la Vigna del Gallo all’interno dell’orto botanico dell’Università di Palermo;
  • I filari di San Francesco della Vigna a Venezia;
  • Il Clos all’interno del Palais des Papes di Avignone;
  • I filari di Rooftop Reds impiantati sui tetti di Brooklyn a New York;
  • La Etna Urban Winery di Catania.

Fanno parte di U.V.A. anche: Amici di Villa della Regina, Coldiretti Piemonte, Benedetto Carella e Associazione Nazionale Città del Vino.

La storia delle vigne urbane socie di U.V.A.

VIGNA DELLA REGINA

Villa della Regina, Torino.
Spingendo lo sguardo dal cuore di Torino, fin dietro la Gran Madre di Dio, ci troviamo di fronte allo spettacolo austero ed elegante di Villa della Regina e della sua vigna. Ripristinata dopo un lungo periodo di abbandono, essa ospita, unica tra le Vigne Urbane, una produzione DOC: la tipica Freisa, già coltivata nella vigna in epoca sabauda.

LA VIGNA DI LEONARDO DA VINCI
Casa degli Atellani, Milano.
Dal Rinascimento direttamente ai giorni nostri, troviamo a Milano la Vigna di Leonardo, donata al genio toscano da Ludovico il Moro come ringraziamento per la progettazione dei canali.

Una perla rara a pochi metri da Santa Maria delle Grazie, nella splendida cornice rinascimentale di Casa degli Atellani.

LAGUNA NEL BICCHIERE – LE VIGNE RITROVATE
Venezia

L’associazione culturale Laguna nel Bicchiere collabora con le scuole di Venezia per la riscoperta di luoghi abbandonati nel tempo e trasmissione delle tradizioni ai giovani. Si occupa di 5 vigneti: due nelle isole di San Michele e Sant’Elena in monasteri del XIII secolo, uno alla Giudecca, uno a Malamocco e un altro all’isola delle Vignole.

VIGNA DEL GALLO
Orto botanico di Palermo
La Vigna del Gallo nell’Orto Botanico di Palermo racchiude 95 vitigni autoctoni, patrimonio inestimabile della viticoltura siciliana e testimonianza tangibile della biodiversità dell’isola. Il progetto coinvolge il Sistema Museale dell’Università degli Studi di Palermo e il Consorzio di tutela vini Doc Sicilia, con la collaborazione della Facoltà Universitaria di Agraria.

SAN FRANCESCO DELLA VIGNA
Venezia
San Francesco della Vigna il più antico Vigneto Urbano di Venezia, si compone di tre chiostri: due adibiti a orto e vigneto, il terzo utilizzato per la raccolta dell’acqua piovana per l’irrigazione. I ricavati del vino prodotto, l’Harmonia Mundi, viene utilizzato per finanziare borse di studio per gli studenti della Facoltà di Teologia locale.

ETNA URBAN WINERY
Catania
Un’antica e rinomata vigna alle pendici dell’Etna si risveglia, dopo decenni di abbandono, circondata dalla periferia di Catania. È questa la strana storia di Etna Urban Winery, una delle new entry in UVA, realtà dinamica tra le più emblematiche per la sua capacità di proiettare verso il futuro le antiche tradizioni agricole dei nostri avi.

SENARUM VINEA
Siena
Gorgottesco, Tenerone, Salamanna, Prugnolo Gentile, Rossone, Mammolo: sono i vitigni “reliquia” coltivati nel Vigneto Urbano di Siena, riscoperti, con l’impiego di tecniche agricole antiche, grazie a Senarum Vinea e al Laboratorio di Etruscologia e Antichità Italiane dell’Università degli Studi di Siena, con l’Associazione “Città del Vino”.

CLOS DE MONTMARTRE
Parigi
Di proprietà della città di Parigi, è gestito dal Comité des Fêtes et d’Actions Sociales de Montmartre – Paris 18ième, il vigneto nasce dall’impegno della società civile locale che lo salva dalla speculazione edilizia nel 1933. La vigna (ad oggi 1800 viti, con 30 varietà diverse) e la sua produzione sono dedicate al sostegno dell’associazionismo locale.

CLOS DE LA VIGNE DU PALAIS DES PAPES
Avignone
Unico vigneto intra-muros AOC in Francia, patrimonio mondiale dell’UNESCO, la vigna si affaccia meravigliosamente sulla città storica e sul Rodano dalla cima del Rocher des Doms, il terrazzamento-giardino dei papi avignonesi. E’ affidato alla Compagnons des Côtes du Rhôn; tra i principali promotori della produzione vinicola della Côtes du Rhôn.

CLOS DE CANUTS
Lione Situato nel Parc de la Cerisaie a Croix-Rousse (ex distretto dei lavoratori della seta soprannominato i “canuts”) di proprietà della città di Lione, è gestito dalla Rèpublique des Canuts, la realtà associativa più rappresentativa della città di Lione, per la quale essa svolge un ruolo centrale di promozione del folklore e delle tradizioni locali.

ROOFTOP REDS
New York
Nella primavera del 2016, Rooftop Reds lancia il primo Vigneto Urbano produttivo a New York City. La sua mission è ambiziosa, andando ben oltre il semplice portare la viticoltura nel settore dell’agricoltura urbana. Rooftop Reds sta guidando l’innovazione nel mercato del vino dello Stato di New York e piantando i semi per una nuova generazione di appassionati di viticoltura.



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Dario Ujetto

Da adolescente senza computer a quasi quarantenne googleiano DOC. Ovvero: come passare dalla lettura del giornale cartaceo, alla scrittura di un blog in meno di un nano secondo. Ma mi occupo anche di marketing, cibo, libri e comunicazione.

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