Il riso importato in Italia è sano? E soprattutto, si deve importare riso?
Roberto Moncalvo e la
Coldiretti hanno iniziato a protestare in piazza contro le “indiscriminate importazioni dall’estero, in particolare dalla
Cambogia, per l’azzeramento dei dazi doganali da parte dell’
Unione Europea e delle sperequazioni all’interno della filiera”.
Oggi, partendo da piazza Castello a Torino, 1.500 risicoltori piemontesi hanno offerto insalata di riso e informazione ai passanti.
Il sistema piemontese conta 2.500 imprese e un totale di 8.000 addetti.
Nel primo semestre 2014 sono aumentate le importazioni cambogiane del 360%; e l’uso di pesticidi non autorizzati è all’ordine del giorno.
“In questo primo semestre 2014 — denuncia
Roberto Moncalvo, presidente della Coldiretti —
c’è stata una sanzione alla settimana, sul riso arrivato dalla Cambogia, per presenza di pesticidi non autorizzati o assenza di certificazioni sanitarie. E non si tratta di piccoli quantitativi: nel primo trimestre di quest’anno le importazioni da quel Paese sono aumentate del 360%”.
L’accordo
“Everything But Arms” (promosso dall’Unione Europea per agevolare Stati sottosviluppati) ha fatto aumentare del
1.783% le importazioni italiane da Stati terzi. La concorrenza di prezzo rischia, quindi, di danneggiare l’Italia e il sistema risicolo.
Un pericolo in più per la salute del consumatore.