Pescaria Torino compie un anno. Era infatti l’ottobre 2019 quando uno dei marchi più attesi sulla piazza aprì lo store di piazza Carignano (angolo via Accademia delle Scienze).
E parlano subito i numeri, 2,5 milioni euro di fatturato nonostante il lockdown.
Ma quali sono quindi i fattori di successo di Pescaria Torino? Sveliamo che sono caratteristiche che riguardano la struttura e la strategia generale dell’azienda, che forte di un’organizzazione agile e veloce ha saputo meglio di altri affrontare il 2020 (l’anno nero della ristorazione italiana).
Il primo fattore di successo è la gestione del brand, costruito passo dopo passo grazie all’azione di Brainpull (l’agenzia di marketing co-fondatrice, nda).
Esempio della gestione del brand è stata la campagna pubblicitaria integrata “Pescaria ti porta il mare”, in collaborazione con Glovo e Sky, insieme alla campagna di influencer marketing “Accorciamo le Distanze”, ha ottenuto risultati d’impatto in tutta Italia: nella sola Puglia 950 contatti in 24 ore, 1.000 consegne in 10 giorni, 35K del fatturato in 7 giorni. A Milano e Torino: + 32% Variazione Delivery, + 30% Variazione Cantina (vini di Puglia a domicilio), 20% media su fatturato previsto.
Il secondo fattore di successo è sicuramente la location, su due piani e in grado di assicurare un distanziamento sociale senza sacrificare il servizio.
Il terzo fattore è la velocità di reazione alla crisi, fattore consentito anche dai rapporti di stretta collaborazione con il gigante del delivery GLOVO.
Lo store Pescaria Torino non ha mai chiuso, neanche a marzo: la decisione è stata quella di potenziare e affinare le campagne digital a supporto del servizio delivery in città, creando pochi giorni dopo una piattaforma autonoma di prenotazione di pranzi e cene a domicilio (operativa per la prima volta in assoluto anche in Puglia).
Quarto fattore è stata la sicurezza di trovare il brand sempre disponibile e con un servizio standardizzato.
Un locale aperto 7 giorni su 7, per 12 ore al giorno, che offre sia la prenotazione per pranzare o cenare al tavolo che quella per poter ritirare il proprio asporto a un orario concordato, riuscendo quindi in entrambi i casi a gustare le bontà di Pescaria senza alcun tipo d’attesa.
Pescaria è inoltre in linea con il sentire dei Millennials e della Generazione Z. E’ stato il primo format in Italia completamente plastic free: da dicembre 2018 Pescaria ha scelto di rinunciare alla plastica monouso risparmiando circa 7 tonnellate di plastica al mese per punto vendita.
Al posto della plastica posate e bicchieri in PLA, materiale derivato dal mais perfettamente simile alla plastica ma in tutto e per tutto biodegradabile e compostabile.
Ulteriore punto di forza del format è la gestione ottimizzata della logistica e dei magazzini, che porta ad un tasso di spreco degli alimenti inferiore al 5%. A settembre Pescaria ha aperto anche a Roma e Bologna.