L’Associazione Monferace vuole lanciare il Super Grignolino.
Monferace ha l’obiettivo di riportare sul mercato alto di gamma (e sopratutto sulle tavole degli italiani) un Grignolino di qualità.
Il Monferace, ottenuto da Grignolino in purezza, ha un disciplinare preciso.
Rese basse (70 quintali ettaro) in vigneti selezionati. E affinamento di 40 mesi, di cui 24 in botti di legno.
Dopo quattro anni di lavoro si potrà finalmente assaggiare la prima annata, la 2015.
Accornero, Alemat, Angelini Paolo, Castello di Uviglie, Fratelli Natta, Sulin, Tenuta La Fiammenga, Tenuta La Tenaglia, Tenuta Santa Caterina e ViCaRa – Visconti Cassinis Ravizza sono le cantine protagoniste del Grignolino targato Monferace.
Secondo i dati del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, nel 2018 sono stati prodotti 12.086 ettolitri di Grignolino, prodotti su una superficie rivendicata di 268 ettari.
Valoritalia riferisce di 1.098.285 bottiglie da 0,75 cl, su un totale di 8.273 ettolitri messi in vetro. Il resto finisce sul mercato dello sfuso.
I dati non riguardano il Monferace.
Il Monferace sarà un Grignolino in purezza e verrà messo in commercio dopo 40 mesi di affinamento di cui almeno 24 in botti di legno.
“Dovrà essere tratto da vigneti idonei e quindi iscritti in un apposito albo, la cui resa massima non potrà superare i 70 quintali d’uva per ettaro” spiega Guido Carlo Alleva, titolare con la figlia Giulia della Tenuta Santa Caterina di Grazzano Badoglio.
“E potrà chiamarsi Monferace soltanto se riuscirà a superare l’esame di una commissione di assaggio che lo degusterà alla cieca”.
Il Monferace sarà realizzato in tutt’e tre le zone a DOC in cui è suddivisa la produzione di questo vino (Casale Monferrato, Asti e Alessandria).
Sono presenti non solo produttori di Grignolino del Monferrato Casalese e di Grignolino d’Asti, ma anche di Piemonte Grignolino.
Tra i fondatori del Monferace manca però Mauro Gaudio, titolare a Vignale di Bricco Mondalino, una delle aziende che più hanno contribuito a tenere alto il prestigio del Grignolino.
“Pur essendo convinto che il nostro vino abbia la capacità di durare nel tempo se viene proposto dopo essere stato affinato in legno, mi è sembrato esagerato farlo soggiornare in cantina più a lungo del Barolo”.