Un battage mediatico e una mega presentazione stampa hanno presentato la nuova “celebrity company” made in Italy: LEC.
Promotori dell’iniziativa il pilota di Formula 1 Charles Leclerc, il tuo manager Nicolas Todt e due vecchie conoscenze del cibo italiano: Guido Martinetti e Federico Grom.
Il prodotto “LEC” (da Leclerc ma anche riferimento al “leccare” il barattolo o il cucchiaino) è una gamma di cinque gusti di gelato dall’apporto calorico limitato. Un gelato quindi adatto agli sportivi, alle persone attente alla nutrizione o a chi controlla il proprio apporto calorico.
Cibo Today, presente all’incontro stampa, spiega: “I gelati di LEC infatti, hanno al massimo 399 kcal per barattolo (264g/460 ml), informazione che si legge sull’etichetta frontale del prodotto. Secondo i dati UIF (Unione Italiana Food) del 2023, il valore energetico medio dei gelati in vaschetta più popolari sul mercato italiano è di 221 Kcal/100 gr. Invece, il massimo contenuto calorico di LEC è di 150 Kcal/100 gr, risultando così inferiore alla media di almeno il 32%, con alcuni gusti che registrano una riduzione fino al -41%”.
Affinché un gelato possa riportare sulla confezione “a ridotto contenuto calorico” – come fa LEC – è necessario che le calorie siano inferiori di almeno il 30% rispetto ai parametri di riferimento. Ma come è possibile questa riduzione di calorie mantenendo il gusto al primo posto? “Il gioco sta nel ridurre gli elementi che disturbano una dieta equilibrata, quindi zuccheri semplici e grassi, a favore di proteine e fibre”, spiega Guido Martinetti.
Nei gelati di LEC quindi, gli zuccheri sono inferiori di almeno il 30%, fino al 50% rispetto alla media UIF, e vengono in parte sostituiti con edulcoranti sempre più diffusi, come eritritolo e stevia. E poi ci sono le fibre che rivestono un ruolo fondamentale nella struttura.
Guido Martinetti è il responsabile prodotto e con lo storico socio Federico Grom torna al gelato (il patto di non concorrenza con Unilever è scaduto).
Dall’11 aprile, LEC viene distribuito nei supermercati della grande distribuzione in Italia al prezzo consigliato di 4,99€; attualmente nei punti vendita di Bennet, Borello, Despar Nord-Est, Esselunga e Iper. Ma il marchio è evidente che punti all’internazionalizzazione, anche visti i gusti scelti che sono tra i più consumati in tutto il mondo.
Una “Celebrity Company” è una società che lancia un prodotto ideato o posseduto direttamente da una celebrità, una persona celebre in settori come la musica, l’arte, la moda, lo sport, l’entertainment.
E’ l’evoluzione del “Celebrity branding”, cioè il ruolo del testimonial tradizionale. Per dire, Boem di Fedez e Lazza e soci è l’esempio di “Celebrity Company” italiana.
Esempi storici: Lacoste e Tacchini nello sport.
Negli USA abbiamo “Celebrity Company” ormai miliardarie, legate a personaggi come le sorelle Kardashian, Logan Paul, Rihanna e tanti altri.
La formula del successo, soprattutto da quando le celebrità controllano la loro narrazione attraverso i loro canali social, è il risparmio di budget marketing sfruttando appunto la fama del personaggio/imprenditore.
E quasi sempre tutti i prodotti hanno un tratto comune:
Il caso LEC rientra perfettamente nei parametri. Vedremo gli sviluppi.