La nuova storia di Bosca scocca al 190° anniversario della fondazione e dopo sei generazioni.
L’azienda fu fondata nel 1831 da Pietro Bosca.
Il nuovo corso, resosi necessario dopo il terremoto del 2020 ma non solo, verte su una nuova linea di comunicazione, sul lancio di prodotti dedicati all’Ho.Re.Ca. e sulla scelta di una nuova produzione 4.0.
Il lancio di sotto-brand e di una maggiore differenziazione dei canali distributivi ha come obiettivo l’intercettazione di nuove classi di clienti.
Il nuovo pay-off è “Bollicine controcorrenti dal 1831” e strizza l’occhio ad una generazione Z sempre più dinamica e digitale, con un tocco di ribellismo.
Il posizionamento strategico del marchio, infatti, rincorre l’inclusività dell’offerta e l’accessibilità.
Obiettivo è “sdoganare” la bollicina classica fuori dagli eventi o dai brindisi nei locali. In parole povere, essere un’alternativa al Prosecco.
Bosca amplia il presidio del canale Ho.Re.Ca con l’inserimento di una nuova linea composta da tre vini spumanti Metodo Classico parte della collezione “Ispiro” (Alta Langa D.O.C.G., Mille Giorni, Mille Giorni Rosé ) e da quattro vini spumanti Metodo Charmat parte della collezione “Esploro” (Piemonte D.O.C., Piemonte D.O.C. Pinot Nero Rosé, Asti D.O.C.G. e Asti D.O.C.G. Secco).
L’architettura dei prodotti in portfolio Bosca, che è stata ripresa anche nell’impostazione del nuovo sito, è stata riorganizzata in quattro categorie:
I canali attraverso in quali sono distribuite le varie referenze sono:
Prosegue anche nel 2021 il percorso di upgrade tecnologico del processo produttivo di Bosca.
E’ in fase di completamento l’installazione delle nuove dotazioni che includono un sistema di controllo ottico per la qualità delle etichettature, un CIP automatizzato di microfiltrazione e lavaggio del circuito di sciacquatura e riempimento, delle sleeveratrici per il lancio di un’ultima generazione di prodotti.
Successivamente, partirà una fase di pre-studio per valutare la creazione di un nuovo “Reparto Malto” per raddoppiare la produzione di fermentato di malto per Verdi e Sparkletini così da sostenere l’ampia domanda del mercato sia in Italia che all’estero.
E’ inoltre prevista l’implementazione della cantina spumanti, con una batteria di autoclavi da 1000 Hl, ed è allo studio la trasformazione in 4.0 anche di parte della cantina invecchiamento vini.
Nei prossimi anni invece, si sta valutando di adottare soluzioni per aumentare i volumi di produzione degli spumanti e di ampliare il
comparto di “Ricerca e Sviluppo”.
Fondata a Canelli nel 1831 da Pietro Bosca, la storica casa spumantiera è una realtà familiare giunta alla sesta generazione con Pia, Gigi e Polina Bosca.
L’azienda è nota in Italia e nel mondo grazie alla presenza in 40 Paesi.
Tale propensione ha portato ad affiancare all’offerta tradizionale di spumanti, vini e aperitivi diverse proposte innovative no alcol e low alcol.
Le cantine Bosca, site nel centro di Canelli, fanno parte delle Cattedrali Sotterranee di Canelli dichiarate dall’UNESCO, nel 2014, Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 50° sito italiano intitolato “I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe, Roero e Monferrato“.
La nuova storia di Bosca conferma però i 3 stabilimenti produttivi siti a Costigliole D’Asti in Italia, a Kaunas in Lituania e a Kaliningrad in Russia.