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La Fabbrica della Felicità è l’obiettivo di (Pastiglie) Leone 1857

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Sono ufficialmente iniziati i lavori al cantiere della nuova fabbrica di Leone 1857 – storica azienda dolciaria, leader nel settore delle pastiglie – , il primo passo concreto verso la realizzazione di una fiaba tutta italiana.

Il taglio del nastro, avvenuto questa mattina a Collegno (TO) di fianco all’attuale sede, ha visto la partecipazione delle autorità regionali e locali e dei principali stakeholders del territorio, accolti dalla presidente di Leone, Michela Petronio insieme al marito Luca Barilla.

Protagonista di una crescita costante, – l’azienda ha chiuso il 2023 con un fatturato di 12 milioni€ – in crescita del 10% vs 2022 e ha iniziato il primo quarter 2024 confermando il trend.

La Fabbrica della Felicità – 7.000 mq di superficie di cui una parte destinata all’area esperienziale e l’altra alla produzione – ambisce a diventare una vera e propria destinazione turistica e rappresenta una tappa fondamentale nell’evoluzione di questa eccellenza italiana, già protagonista a settembre dello scorso anno di un rebranding che ha modernizzato il “volto” dello storico marchio.

“La decisione di investire in Leone” spiega Michela Petronio, presidente del brand “è stata motivata dalla volontà di rilanciare un marchio storico del food italiano, celebre per la sua qualità e autenticità. Leone rappresenta non solo un prodotto di alta qualità, ma anche un simbolo dell’italianità nel mondo. Abbiamo scelto di investire in quest’azienda perché pensiamo che abbia il potenziale per conquistare nuovi mercati essendo un marchio unico con prodotti distintivi.

Siamo entusiasti di inaugurare i lavori per la nuova Fabbrica Leone, che non sarà solo un centro di produzione, ma una vera e propria destinazione per tutti quelli che vorranno entrare nel mondo del brand. Questo ambizioso progetto consentirà al pubblico di immergersi nel magico processo di trasformazione delle materie prime in caramelle e cioccolato, offrendo un’esperienza coinvolgente, senza precedenti. Sarà un luogo dove la magia prende vita e dove riveleremo i segreti di questa antica confetteria, affascinando tutti coloro che vi entreranno.”

La progettazione, a opera dello studio di architettura milanese Piuarch, ha avuto come obiettivo quello di esaltare, attraverso l’espressione artistica del nuovo fabbricato, l’”anima” dell’industria dolciaria, guardando il futuro e l’innovazione ma non dimenticando la tradizione e l’artigianalità di Leone.

L’impianto, insignito della certificazione Leed Gold per la sostenibilità in materia di risparmio energetico e idrico, ospiterà il nuovo shop aziendale, la caffetteria e la reception oltre al percorso di visita esperienziale che si dispiegherà tra gli spazi di produzione a quota zero fino ai quattro metri di altezza, offrendo al visitatore molteplici punti di vista sulle aree produttive, i macchinari e le diverse fasi di lavorazione delle materie prime.

I visitatori potranno compiere un percorso sensoriale strutturato su più livelli esperienziali, esplorando l’intera Fabbrica oppure partecipando a laboratori didattici dove poter mettere “le mani in pasta” e infine assaggiare il dolce. 

L’inaugurazione della nuova Fabbrica, prevista per l’autunno del 2025, dimostra la capacità di Leone nel rinnovarsi e rispondere a tutte le esigenze del mercato, investendo nel territorio dove l’azienda è nata quasi 170 anni fa.

Pastiglie Leone 1857: i numeri

Leone è un’azienda dolciaria innovativa e sorprendente dal 1857, che racchiude nel proprio DNA gusto, bellezza e italianità, per offrire momenti di piacere sofisticato e spensierato allo stesso tempo.

Tutto ha inizio 165 anni fa quando Luigi Leone aprì una confetteria ad Alba e cominciò a produrre piccole pastiglie di zucchero, diventando in pochi anni il fornitore ufficiale della Real Casa Savoia.

Oggi, Leone è il brand di pastiglie più vendute in Italia (Copyright NielsenIQ 2023).

Completano la gamma squisite gelatine, gommose e caramelle e raffinato cioccolato, prodotte con materie prime eccellenti e ricette tradizionali dell’antica confetteria italiana, della quale intende farsi ambasciatrice nel mondo regalando piccoli momenti di inaspettata felicità.



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Dario Ujetto

Da adolescente senza computer a quasi quarantenne googleiano DOC. Ovvero: come passare dalla lettura del giornale cartaceo, alla scrittura di un blog in meno di un nano secondo. Ma mi occupo anche di marketing, cibo, libri e comunicazione.

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