Se parlassimo di ambiente tech, Infermen.To Spirits sarebbe una startup innovativa con importante know-how sull’economia circolare.
Il core-business sono bevande fermentate, un mix fra le ricette della tradizione liquoristica italiana ma che vengono riproposte in una nuova ed inedita chiave aromatica, dando vita a vermouth, bitter, digestivi e liquori.
Ma oltre alla tradizione liquoristica, un prodotto della terra rappresenta (soprattutto all’estero) il Piemonte: ovviamente parliamo di riso.
Il Piemonte e il riso da sempre dialogano, e con Infermen.To Spirits si passa dal campo alla bottiglia. L’azienda usa una varieta’ autoctona, l’Ebano che diventa dunque ingrediente fondamentale.
Ebano è un nuovo Riso Nero Aromatico. È nato per essere coltivato in agricoltura biologica ma si adatta a tutte le coltivazioni a basso impatto ambientale. Ha un ciclo brevissimo, di solo 90-100 giorni, richiede meno acqua e fertilizzante ed è resistente alle malattie.
Ma da dove nasce Infermen.To Spirits?
La società nasce dall’esperienza di Gabriele Conte, manager piemontese della comunicazione e del food, supportato dall’esperienza di Michele Marzella (uno dei migliori bartender italiani, già Affini e ora consulente indipendente).
Tre sono i prodotti lanciati, il Nèir (ispirato al Vermouth di Torino), l’amaro Biànch e il bitter Ròss.
E l’attenzione per l’ambiente? La bottiglia che rivela, sorso dopo sorso, la pannocchia di riso, è prodotta con vetro riciclato. Il tappo e l’etichetta sono privi di plastica. E si utilizzano solo coloranti naturali, residui del fermentato e di erbe e spezie vengono utilizzati come fertilizzante.
Supporto tecnico dell’azienda è anche IRES (Italian Rice Experiment Station), un Centro Ricerche privato, specializzato nella ricerca, costituzione, registrazione e commercializzazione di varietà di riso e delle loro sementi in Italia ed all’estero, in proprio o a supporto di Istituti pubblici e aziende private, nazionali ed internazionali.
Nato nel 2017 a Nibbiola (NO), tra le province di Pavia, Vercelli e Novara, la principale area risicola nazionale, IRES svolge attività di miglioramento genetico e costituzione varietale, coltivazione in contro-stagione in Sud America, controllo nematode e messa in purezza di sementi, prove di produzione in Italia ed all’estero di nuovi ritrovati vegetali o di varietà ancora da sviluppare.
Biànch si é aggiudicato le speciali menzioni Ampolla D’Oro da Spirito Autoctono. Il Premio è stato assegnato sul palco di Mixology Experience – Milano: Ampolla d’Oro come miglior amaro e Ampolla d’Oro come prodotto innovativo dell’anno.
La guida di Spirito Autoctono, ideata da Francesco Bruno Fadda, Lara De Luna e Federica Capobianco è alla sua terza edizione. La Guida ha come obiettivo la diffusione della cultura del buon bere all’italiana, per questo seleziona e racconta, suddivise per regioni, le eccellenze italiane.
“L’onorificenza a Biànch è un attestato di valore e un importante traguardo. Ogni elemento concorre in modo armonico e coerente alla ricetta che, con la sua ricchezza sensoriale, ha permesso di essere nominati e segnalati assieme al meglio della produzione spiritosa italiana” spiega Gabriele Conte.
“Il progetto Biànch è mio – spiega Gabriele Conte – ma la ricetta è stata messa a punto da Michele Marzella che ha colto la sfida lanciata da me di realizzare un amaro completamente bianco, il primo al mondo che non utilizza coloranti artificiali nè latticini“.