Solitamente non cuciniamo o prepariamo ricette, ma quando te lo chiede Raspini non si può dire di no!
Il centro della ricetta che lanceremo in questo post è infatti il Gran Paradiso Raspini; e perchè abbiamo deciso di cucinare proprio questo prodotto?
Dovete sapere che i prosciutti Cotti di Alta Qualità Raspini e Rosa sono stati scelti, a livello nazionale all’interno del mercato dei cotti, per rappresentare i principi fondamentali che il progetto FDAI di Coldiretti.
Obiettivo generale è valorizzare le produzioni delle Filiere Agroalimentari Italiane (garantendo origine e tracciabilità).
Il primo prodotto che si fregia di questa importante distintività è appunto il Gran Paradiso Raspini.
Il prodotto è ottenuto con l’impiego di sole carni italiane, accuratamente selezionate.
I Maestri Salumieri della Raspini hanno scelto una lavorazione che preservi tutte le espressioni sensoriali del prodotto, iniziando con una ricetta corta ottenuta solo con l’impiego d’ingredienti naturali e proseguendo con 72 ore di massaggio delle carni, 24 ore di lenta cottura a vapore e 2 settimane di riposo.
Il Gran Paradiso è disponibile nel distintivo formato intero ed è facilmente riconoscibile per il suo stampo che ricorda la legatura a mano e nelle vaschette pronte al consumo.
Raspini, tramite il progetto FDAI di Coldiretti, si è impegnata ad utilizzare e valorizzare la filiera dei suini piemontesi.
La filiera suinicola piemontese conta oltre 3.000 aziende, che sviluppano un fatturato di 400 milioni€.
Le aziende curano e allevano 1,2 milioni di capi destinati principalmente ai circuiti tutelati delle principali Dop italiane per la preparazione della miglior salumeria nazionale.
Il progetto di filiera Raspini-Coldiretti è quindi un impegno comune per garantire agli allevatori una reale valorizzazione dei suini Made in Piemonte ed al consumatore finale una elevata qualità del prodotto.
Veniamo alla ricetta pensata da Eat Piemonte per valorizzare il Gran Paradiso Raspini. Un’idea estremamente semplice, adatta anche ad un aperitivo in ufficio o a casa, da soli o in compagnia.
Abbiamo pensato di rivisitare l’iconico vitello tonnato piemontese, sostituendo la carne di vitello con il prosciutto cotto Gran Paradiso. Ne è nato il “Cotto Tonnato”, che non richiede quindi di cuocere la carne di vitello ma solo di aprire la vaschetta e mettere sul piatto!
Per la salsa tonnata, che è una preparazione base della cucina tradizionale italiana delle salse di accompagnamento a svariate pietanze, abbiamo scelto la variante senza maionese.
A renderla morbida e perfettamente emulsionata contribuiscono un tuorlo d’uovo sodo, olio extravergine d’oliva e il succo di limone. Capperi e acciughe le danno una nota stuzzicante. Il sale è da aggiungere solo alla fine e con moderazione.
Ovviamente più vaschette di Gran Paradiso Raspini. Poi per realizzare la salsa tonnata:
Il nostro “Cotto Tonnato” è andato in pairing con il Vermouth di Torino, ma se lo volete presentare come antipasto è gustoso anche con un vino bianco fermo.
Il “Cotto Tonnato” si conserva per 1-2 giorni al massimo in frigorifero, coperto con pellicola. E’ preferibile conservare la crema da parte. Si sconsiglia la congelazione.