La novità 2018 de gliAironi si chiama Gigante Vercelli.
L’azienda leader nella produzione di riso del vercellese ha infatti deciso di immettere sul mercato un’antica varietà di riso di Vercelli, recuperata in purezza e riportata alla coltivazione: nel 2017 è stata coltivata in 3 sole aziende del vercellese alle quali è stato attribuito il compito della selezione conservatrice per un totale di circa 10 ettari.
Gigante Vercelli è una varietà che è stata costituita nel 1946 da Giovanni Roncarolo presso le Cascine San Giacomo (Vercelli – Livorno Ferraris) da una selezione di una razza denominata Vercelli Gigante inallettabile.
Questo genotipo era stato ottenuto nel 1936 dall’incrocio artificiale tra Lady Wright e Vialone e nel dopoguerra fu una delle varietà più coltivate tra quelle di tipo fino e superfino insieme a Razza 77, Vialone e Carnaroli.
Per le sue caratteristiche organolettiche il Gigante Vercelli risulta molto adatto alla preparazione di risotti, combinando un’ottima tenuta alla cottura, con notevole attitudine all’assorbimento dei condimenti e un buon rilascio di amido e garantendo quindi una “consistenza morbida” e una facile mantecatura.
Varietà presente nell’Arca del Gusto di Slow Food, vanta basse produzioni e una naturale resistenza alle malattie (peculiarità assoluta): caratteristiche che anticamente avevano fatto selezionare questa varietà per ottenere un prodotto di eccellenza e sano.
L’azienda gliAironi lo riporta sul mercato con una lattina da 320g in vendita a partire dal mese di marzo da Eataly (3,50€) in tutta Italia.
“Abbiamo deciso di valorizzare la filiera di questa antica varietà – dichiara Gabriele Conte, direttore marketing gliAironi – convinti delle ottime qualità di questo prodotto ricco di elementi che ne fanno ancora oggi un riso unico nella preparazione dei risotti.
Al Gigante Vercelli vengono riservati i campi più vocati alla varietà tra tutti quelli localizzati nella provincia di Vercelli e per la sua coltivazione non vengono utilizzati prodotti fungicidi.
La lavorazione viene eseguita in un impianto di alta qualità, con bassi volumi di riso pilati per giorno, ed il risultato è un granello perfetto.
Da tutto ciò deriva la denominazione di Qualità Assoluta. Per garantire la conservazione della qualità, il riso è inoltre confezionato in atmosfera protettiva subito dopo la lavorazione”.