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Gelato Amico: come nasce un gelato al latte di riso?

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Gelato Amico nasce nel 2013 dalla volontà di tre soci ed amici di offrire un gelato digeribile, accessibile a tutti e naturale.

L’inizio dell’impresa è simile a tante altre, non solo del cibo. I primi errori, i primi esperimenti, i tentativi di emergere e spiegare il prodotto.

Gelato Amico nasce in via San Massimo 34 (nei locali di una vecchia pasticceria) e vuole sostituire il latte tradizionale a quello di riso, eliminando i grassi animali ed introducendo quelli vegetali. Anche gli zuccheri sono naturali, dalla stevia al fruttosio allo zucchero di cocco.

Durante il nostro incontro, però, mi è stato spiegato che Gelato Amico non si vuole posizionare come proposta vegana. L’obiettivo dei soci è offrire un prodotto adatto ad una larga fascia di clientela (il loro claim è “è buono per tutti”) offrendo un prodotto “senza glutine” (certificato AIC) e appunto digeribile.

Il miglioramento della comunicazione ed una maggiore chiarezza sugli obiettivi passa anche dalla collaborazione con IED Torino, e una comunicazione in-store gradevole e chiara.

L’apertura nel 2016 a Cit Turin (quartiere pop-chic) ha in parte sdoganato il prodotto, e aiutato ad introdurre prodotti di supporto al fatturato come crepes, frutta fresca ed estratti. I due negozi permettono ancora una mantecazione giornaliera, una lavorazione delle miscele in sede e la consegna in selezionati negozi.

Gelato Amico offre le principali creme, le frutte, gli stecchi e la pasticceria tipica di ogni gelateria. La prova di assaggio ha confermato la prima impressione avuta nel 2016. Le frutte sono notevoli (mela&zenzero top), mentre le creme sono rivedibili (anche se migliorate).

Da provare.

Gelato Amico

Via San Massimo, 34 – Torino, tel. 011 207 22 65.

Via Principi d’Acaja, 47 – Torino,  tel. 011 194 45 125.



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Dario Ujetto

Un professionista così efficiente che riesce a completare una settimana di lavoro in soli cinque giorni. Noto per la sua straordinaria capacità di trasformare le riunioni noiose in occasioni di team building involontario. Juventus e Vitello Tonnato le uniche cose che contano.

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1 Commento

  1. Patrizzia Casta 30 Luglio 2019

    Altamente descrittivo articolo , ho goduto che un sacco .
    Ci sarà una parte 2? Maramures Grazie, buona giornata!

    Rispondi

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