Anche in Italia si può essere un manager con responsabilità globali a 29 anni. Il saviglianese Enrico Panero (qui biografia) è stato nominato “Corporate Executive Chef” di tutti gli Eataly del mondo.
Dopo un apprendistato che ha toccato, fra gli altri, le brigate di Ugo Alciati e Nadia e Aimo Moroni nel 2007 entra in Eataly per non uscirne più.
Qui, nove anni di esperienze in giro per il mondo, toccando anche Manhattan e Bilbao. Insomma, un giovane manager/chef che la creatura di Farinetti ha fatto crescere e ora lancia sul mercato globale con grosse responsabilità.
Coordinare e rendere coerenti tutti i ristoranti e ristorantini delle sedi Eataly nel mondo. Stiamo parlando di 26 sedi, 16 in Italia e 10 all’estero. Un numero destinato a lievitare con le aperture, entro il 2016, delle sedi di Trieste, Verona, Copenhagen, Mosca, New York (Ground Zero), Doha, Abu Dhabi e Riyad.
Una posizione che richiede preparazione ma anche energie. Per questo un ventinovenne è forse la scelta ideale.
“Gestire un ristorante con migliaia di coperti” è stato questo il riassunto di Enrico Panero per la descrizione del suo ruolo (intervista a Identità Golose).